DAL CAOS FILOSOFICO, ALL'INGOVERNABILITA', DALL'INGOVERNABILITA' ALLA “CORRUZIONE”
Di
Paolo Pellicciari
Martedì 9 dicembre 2014
NelL'Anno
Santo del 1950, il 9 maggio, con la dichiarazione di Schuman,
Ministro degli Esteri Francese, si da l'avvio al processo di
integrazione Europea. La dichiarazione, prospettò il superamento
delle rivalità tra Francia e Germania legate dalla produzione del
carbone e dell'acciaio grazie alla creazione di un'Alta Autorità per
la messa in comune delle riserve europee di tali materie prime. Con
la dichiarazione del “9 maggio” Schuman, pose le basi per la
futura Comunità Economica Europea.
La
fine della seconda guerra mondiale si instaura la democrazia. La
contrapposizione politica tra il vecchio P.C.I e la D.C si concluse
con la vittoria della D.C. di De Gasperi. De Gasperi ispirato dalla
Rerum Novarum, enciclica
emanata nel 1891 da Leone XIII, analizzando le
precarie condizioni degli operai nella società di allora fornendo le
possibili soluzioni, per una giusta mediazione tra le parti,
garantendo i diritti e i doveri sia alla classe operaia che
imprenditoriale, evitando forma improprie di difesa attraverso le
idee rivoluzionarie, di invidia ed odio tra le classi sociali. De
Gasperi impostò la politica economica basata sul “Laissez Faire”,
dando avvio alla libertà di espressione che portò gli italiani al
Boom Economico. Gli italiani dimostrarono di essere un grande popolo,
in “pochi” anni furono in grado di far risorgere l'Italia dalle
macerie della seconda guerra mondiale. Il sistema politico
meritocratico di certo “antistatalista” fondato sulla libertà,
(“Libertà” un vocabolo senza aggettivi) ispirata dalla Rerum
Novarum, l'Enciclica per chi scrive, ancora attualissima, diede il
“la” alla politica economica che cambiò la vita degli italiani,
che cambiarono il tenore di vita passando dal “somaro” alla
“600”. ( anche Monti ebbe la presunzione di cambiare la vita
degli italiani, ma, voleva la “rottamazione” della “600” e
sostituirla con il “Somaro”)
Tanto
che nel 1960, la Lira viene premiata dal Financial Times con l'Oscar
per le stabilità grazie al governatorato della Banca D'Italia di
Donato Menichella.
Nel
1959 Nasce la “Nuova Sinistra” in Italia e in
altri Paesi occidentali, per indicare l’insieme dei movimenti e dei
gruppi politici di sviluppatisi fra gli anni 1960 e 1970, al di fuori
e spesso in contrapposizione alle organizzazioni tradizionali della
sinistra.
Mi
ricordo, gli echi dell'iniziativa in preparazione del Concilio del
Card Tardini che scrisse ai Vescovi per “sondare” preventivamente
l'orientamento che i padri Conciliari avrebbero dovuto seguire nel
dibattito Conciliare.
Il
25 gennaio del 1959 Papa Giovanni XXIII annuncia il Concilio Vaticano
II conclusosi nel 1965, il 24 novembre, viene emanata la Costituzione
Dogmatica della Chiesa. Di cui riporto il primo punto.
“Cristo
è la luce delle genti: questo santo Concilio, adunato nello Spirito
Santo, desidera dunque ardentemente, annunciando il Vangelo ad ogni
creatura, illuminare tutti gli uomini con la luce del Cristo che
risplende sul volto della Chiesa. E siccome la Chiesa è, in Cristo,
in qualche modo il sacramento, ossia il segno e lo strumento
dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il genere umano,
continuando il tema dei precedenti Concili, intende con maggiore
chiarezza illustrare ai suoi fedeli e al mondo intero la propria
natura e la propria missione universale. Le presenti condizioni del
mondo rendono più urgente questo dovere della Chiesa, affinché
tutti gli uomini, oggi più strettamente congiunti dai vari vincoli
sociali, tecnici e culturali, possano anche conseguire la piena unità
in Cristo”.
Dopo
la chiusura del Concilio non si “masticava” bene tra i prelati
della curia degli conciliari.
Qualcuno
mormorava “pascoleremo” il gregge in pascoli aridi. Qualche altro
criticava la posizione del sacerdote sull'altare. In sintesi, i
risultati del Concilio non son stati accolti tanto bene dagli addetti
ai lavori. Gli esiti del “Concilio Vaticano II” furono piuttosto
controversi, molti non gradirono lo spostamento a “sinistra”
della Chiesa, credo, anche sotto gli echi dei scalmanati movimenti
giovanili piuttosto agitati che imperversavano nelle università e
nelle piazze con slogan che incitavano alla protesta.
Nacquero
in tutta Europa i movimenti rivoluzionari del “sessantotto”,
neanche lo Stato Pontificio non fu immune dalla contestazione
sessantottina.
Il
Sessantotto, è stato un movimento sociale e politico ancora oggi
controverso: molti sostengono che sia stato il movimento che ci ha
portato ad un mondo “utopicamente” migliore e molti altri
sostengono invece il contrario, ovvero che sia stato un movimento che
ha spaccato e distrutto la moralità e la stabilità politica
mondiale fondata su valori “di libertà”.
La
contestazione giovanile ha avuto il suo culmine nel Maggio
Parigino del '68
designando
in maniera globale l'insieme dei movimenti di rivolta verificatisi in
Francia nel maggio-giugno 1968. Detti movimenti, hanno costituito un
periodo ed una cesura significativi nella storia contemporanea
francese, ed europea, caratterizzato da una vasta rivolta spontanea,
di insieme sociale, politico e anche filosofico, indirizzato contro
la società tradizionale, il capitalista di impronta americana e
potere Gollista. I giovani cominciarono a gridare Scatenati
guillotine, guillotine, guillotine, la CGIL francese preoccupata
della degenerazione della protesta, fece scendere in sciopero gli
operai francesi che placarono gli animi fino a far scemare le
contestazioni giovanili. Gli eventi del “68” restano il più
importante movimento sociale della storia Francese ed Europea del XX
secolo.
Negli
anni immediatamente successivi al Concilio, Papa Paolo VI e i suoi
successori dovettero infatti fare i conti con una profonda emorragia
di sacerdoti e religiosi che interpretarono l'attenzione al mondo in
maniera diversa dall'effettiva dottrina della Chiesa. Prese forza il
movimento dei “preti operai”, già attivo dal secondo dopoguerra
in Francia, ma che dopo il Concilio trovò nuovo vigore, grazie anche
all'approvazione da parte dello stesso Paolo VI di tale pratica,
precedentemente ritenuta illegittima da Pio XII e Giovanni XXIII.
Nacquero le “ Comunità Cristiane Di Base” le quali, soprattutto
in Sud America, testimoniarono la vitalità delle Chiese locali che
assunsero una dimensione assai rilevante che dura ancora oggi. Sempre
in America Latina, molti teologi seguaci della teologia della
liberazione, abbracciarono la lotta marxista. Da parte opposta,
Monsignor Lefevre rifiutò invece la riforma della liturgia ed altri
pronunciamenti di "apertura" del Concilio, tra cui quelli
sull'ecumenismo, ponendosi di fatto in una situazione di rottura con
la Chiesa di Roma.
Si
da avvio, all'era “Comunionista” meglio conosciuta come
“Compromesso Storico”, basato economicamente
sull'Economia Sociale di Mercato in sostituzione dell'economia
tradizionale basata sul lavoro anche individuale e imprenditoriale.
Al
contempo si frantumano le formazioni politiche in diversi partiti e
partitini creando “confusione filosofica” che genera le più
disparate maggioranze politiche.
A
partire dal 1970, si mettono le basi di una lenta e progressiva
“rivoluzione” economica e sociale caratterizzata dalla crisi
petrolifera, l'applicazione di una nova tassa sui consumi “l'IVA”
una “mina” vacante che destabilizza i valori tradizionale delle
merci, non solo, inizia l'espansione delle catene di supermercati,
che iniziano radicarsi sul territorio fino all'abrogazione della
legge 426 del 11 giugno 71 Relatore on Aliverti con la consulenza del
sottoscritto. La legge venne abrogata i primi anni 90 con l'entrata
in vigore del trattato di Maastricht. Il Trattato di Maastricht
prescrive espressamente che la politica economica degli Stati membri
sia conforme ai principi di un'economia di mercato aperta e in libera
concorrenza. La potente lobby della G.D.O. per non pagare le
licenze, “ottiene” liberalizzazione del commercio, decretando una
lenta e inarrestabile agonia e della piccola distribuzione residente
nei centri storici. A seguire, una nuova ondata di liberalizzazione
del commercio mondiale, anche attraverso accordi e istituzioni
internazionali appositamente concepite a partire dal GATT
finalizzate all'abolizione progressiva delle barriere al commercio
internazionale, e all'istituzione di un “capitalismo selvaggio”
senza confini dove è in discussione il “Made In....”
IL
GATT
è il “Sigla (dall'inglese
General Agreement on Tarifs and Trade)
con la quale è noto l'accordo generale sulle tariffe e sul
commercio, concluso a Ginevra nell'ottobre del 1947. Con il GATT si
da inizio ad una serie di accorsi internazionali di seguito WTO,
GATS, ITO, ICE, UMCIAD, DSU, BW, AMF, OCM, TISA, TTIP,
( Transatlantic
Trade and Investment Partnership )
tradotto “Partenariato
Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti”
Quest'ultimo trattato molto controverso. Se il progetto avrà
successo, sarà la più grande area di libero scambio esistente,
poiché UE e USA rappresentano circa la metà del PIL mondiale e un
terzo del commercio mondiale. L'accordo potrebbe essere esteso ad
altri paesi con cui le due controparti hanno già in vigore accordi
di libero scambio, in particolare i paesi membri della Nort American
Free Trade Agreemente (NAFTA)
e dell'Associazione Europea di Libero Scambio (EFTA). Organizzazioni
para bancarie create per l'acquisizione dei beni e servizi delle
nazioni aderenti al sistema globalizzato.
Quanto
ai rapporti tra GATT
e Comunità Europea prima, ed Unione Europea poi, sono regolati, nel
diritto comunitario, dall'articolo 113 del Trattato di Roma (come
successivamente modificato dal Trattato di Maastricht il quale
attribuisce all'Unione Europea una competenza
esclusiva in
materia di politica commerciale comune, fondata su principi
uniformi, specialmente per quanto concerne le modificazioni
tariffarie, e la conclusione di accordi tariffari e commerciali,
l'uniformazione delle misure di liberalizzazione, la politica di
esportazione, nonché le misure di difesa commerciale, tra cui quelle
da adottarsi in casi di “dumping” e di sovvenzioni. Con
“dumping” si indica, nell'ambito del diritto, una procedura di
vendita di un bene o di un servizio su di un mercato estero ad un
prezzo inferiore rispetto a quello di vendita del medesimo prodotto
nel mercato di origine.
L'Organizzazione
Mondiale del Commercio (OMC), conosciuta
anche con il nome inglese di World
Trade Organization (WTO),
è un'organizzazione internazionale creata allo scopo di
supervisionare numerosi accordi commerciali tra gli stati membri. Vi
aderirono, a luglio del 2008, 153 Paesi a cui si aggiungono 30 Paesi
osservatori, che rappresentano circa il 97% del commercio mondiale di
beni e servizi. La “globalizzazione” Le vendite in “dumping”
sono
state disciplinate dalle norme internazionali antidumping (che
sono state incluse progressivamente nell'ambito del General
Agreement on Tariffs and Trade (GATT
1947) e
che pertanto, oggi sono previste dall'Organizzazione
Mondiale del Commercio,
ma sono altresì contemplate dal Diritto Comunitario a tutela della
libera concorrenza in quanto capaci di determinare gravi distorsioni
sul mercato di importazione e di attribuire un vantaggio di base
all'impresa importatrice nei confronti degli altri soggetti
(produttori o esportatori) che operano nel mercato di importazione
per lo stesso bene o servizio.
Nel
settembre del 1978 Papa Luciani in una delle poche udienze
pubbliche si dichiarò contrario alla proprietà privata
schierandosi all'estrema sinistra dello schieramento politico
tradizionale ecclesiastico. Dando all'ermeneutica del Concilio una
posizione penalizzante nei confronti della cultura, delle arti dei
mestieri esercitati dai Credenti.
Nella
“palude”
di degli accordi internazionali si nasconde una “feroce” forma di
capitalismo
d'assalto
senza controllo che porterà alla “schiavizzazione” delle nuove
generazioni. Un capitalismo che specula su tutto, anche su gli
alimenti per la sopravvivenza alimentare dell'umanità per me non è
capitalismo. E' “sciacallaggio” economico. Un capitalismo che sta
centralizzando tutta l'economia creerà schiavismo “selvaggio”
tanto selvaggio da appropiarsi anche della micro economia frutto di
risparmio e di lavoro per garantire un futuro ai figli e per le
emergenze della vita. Ho la sensazione che tutto questo faccia parte
di una strategia preordinata che con la scusa del debito stanno
centralizzando le proprietà dello stato e successivamente quelli dei
cittadini. Da qui forse l'invito alla “povertà” predicata da
Papa Francesco A meta degli anni 80 comincia una graduale impennata
del debito pubblico italiano che dando inizio alle privatizzazioni.
Tanto che già nel 1992 comincia il processo di “privatizzazione”
del patrimonio pubblico italiano concordato complice una crociera
panfilo Britannia. I “croceristi del Britannia” oggi presidiano
le cariche più importanti dello Stato italiano e della UE. Mancano
solo o Prodi o Amato alla carica di Presidente della Repubblica
chiudendo il “cerchio” per un possibile progetto “dittatoriale”
economico politico a dimensione internazionale. Non si riesce a
capire, come mai, nonostante tutto il patrimonio alienato, e la
estrema pressione fiscale, continui a crescere il debito pubblico.
Non credo di scrivere eresie, se penso che c'è tutto un disegno
preciso per accaparrarsi il patrimonio pubblico degli stati
occidentali da parte di un organismo “Ombra” di cui non si
conoscono i connotati. Inoltre la “speculazione” sta acquistando
intere Regioni in paesi sottosviluppati per acquisire le ricchezze di
superficie e sotterranee, ribaltando il principio della “concessione”
a favore della proprietà. Il rovescio della medaglia è
rappresentato dai flussi migratori causati dai nuovi “padroni”
che non gradiscono “estranei” nelle loro proprietà acquisite con
il “vile” denaro. Questo tipo di speculazione, sta livellando
l'economia dei cittadini ridotti in povertà con il contraltare di
una “nomenclatura” sempre più ampia e ad alto reddito sovente di
natura “discutibile”. E' di questi giorni la scoperta della
vergognosa speculazione sulla pelle degli immigrati perpetrate delle
cooperative addette alla cura degli immigrati. Non escludo che nel
prossimo futuro un nuovo “ordine mondiale” possa stravolgere
l'organizzazione governativa operante all'interno dei confini
nazionali che conosciamo. Cambierà il sistema di vita, dei popoli.
Il mondo non sarà governato dalle leggi dettate a Mosè dal Dio
creatore del cielo e della terra, ma dal “Dio Denaro” senz'anima
“affamato” di una vorace e insaziabile ricchezza. Ho il grande
sospetto che la battaglia finale sarà a favore del Dio Denaro Un
ordine mondiale, dove il mondo occidentale dovrà pagare un prezzo
più alto, a causa del vortice del “presunto” indebitamento,
complice una classe politica “inetta” e “asservita” e perché
no, anche “corrotta”. Il nuovo sistema economico gestito da
“poteri occulti” tutti da identificare, hanno prodotto accordi
internazionali, proposti e gestiti da politici o sedicenti tali, che
ci hanno portato al tracollo finanziario soprattutto del mondo
occidentale. Prendiamo il caso della Grecia, una popolazione di circa
11.milioni di abitanti, pari al 2,2% della popolazione europea che è
di circa 730 milioni di abitanti? Credo di no. Allora? Quel giorno (
il 9 maggio del 50) al Quai d'Orsay di Parigi nel Salon de
L'Horologe, Schuman propose il progetto di unità delle nazioni:
Belgio, Francia, Germania Occidentale, Italia, Lussemdurgo, e Paesi
Bassi. Da qui nacque G7. Ovvero sette nazioni avevano il sistema
industriale più potente del mondo. Oggi l'economia è distribuita
nel G 20 causando pianificazione in basso dei renditi individuali
vittime anche dell'”oppressione fiscale”. In sintesi i paesi
emergenti applicando senza volerlo la politica economica dettata
dalla “Rerum Novarum” stanno crescendo economicamente. Mentre il
mondo occidentale post Conciliare “affonda” drammaticamente in
una “crisi” senza fine. Cito una frase attribuita a Papa Paolo
VI, da Alessandro Gnocchi e Mario Palamaro nel loro libro “La
Bella Addormentata” Si
credeva che dopo il Concilio, sarebbe venuta una giornata di sole per
la storia della Chiesa. E' venuta invece, una giornata di nuvole, di
tempesta, di buio, di ricerca, di incertezza”
Posso azzardarmi a scrivere che ha avuto una lungimirante previsione.
Dagli
anni 60 in poi, nella chiesa, chiunque si è alzato a contestare
l'autorità e la gerarchia è stato accolto come “profeta”da un
popolo di Dio entusiasticamente inclinato al “tumulto”. (ndr)
Un
fenomeno inedito per proporzioni diffusione e virulenza che ha
portato Paolo VI a parlare di “Fumo di Satana entrato nel tempio di
Dio”. Giovanni Paolo II di “apostasia silenziosa”, e Benedetto
XVI di “sporcizia nella Chiesa”
Anche
Marcello Pera e l'allora Cardinale Joseph Ratzingher, poi Papa
Benedetto XVI, scrissero un libro “Senza Radici” (Europa,
Relativismo, Cristianesimo, Islam) abili “fotografi” della realtà
attuale in tutto il suo complesso. Come se l'umanità dovesse essere
“sradicata” dalle proprie abitudini e “trapiantarla” in un
altro habitat di cui non si conosce il grado di fertilità.
Attecchirà?
Papa
Francesco “integralista” post “conciliare” vuole una Chiesa
Povera per i Poveri. Con l'impoverimento del ceto medio si è
ampliato il tessuto sociale nella povertà, che vive nell'umiliazione
e negli stenti dormendo nei ricoveri più disparati comprese le
stazioni e auroporti. Di contro, una classe dirigente pubblica
opulenta frutto spesso d'illecito comportamento, irrispettoso del
“lavoro” e dei “contribuenti”. A conclusione mi domando chi
guiderà la politica economica in Italia? Papa Francesco vuole
la Chiesa Povera per i Poveri e
Matteo Renzi enuncia Crescita e Sviluppo
Chi vincerà la sfida? Non c'è sfida! Perderà il Popolo; che dal
2008 l'immobilismo della politica economica sia dell'Italia che
dell'Europa porterà i popoli inesorabilmente verso la povertà e la
disperazione.