lunedì 18 maggio 2009

FRASCATI: PICCOLE STORIE DI UNA PICCOLA DOC



(www.enopress.it). Ritorno dal web di Paolo Pellicciari, frascatano eretico con altre novità nella storia del martoriato vino di Frascati - 'Martoriato' lo definisce da viticoltore qual'è, preoccupato dal basso prezzo delle uve e dalla minaccia del cemento oramai incombente sulle vigne - Ma per Pellicciare è anche allarme per un nuovo disciplinare che i viticoltori dovranno subire senza appello -

"Ci si domanda sempre, scrive Pellicciari, quando si parla del Frascati, se argomentare su principi, metodi, mercati, qualità, deve essere un tabù. Le domande quando sono poste ad altri spesso c’è il depistaggio o ancor peggio il silenzio. La fuga dal dibattito, certo non pone a favore dell’interlocutore, perché o in malafede o incompetente del suo ruolo o ancor peggio presuntuoso.
"Grazie a Enopress, mi è stata data l’opportunità di risvegliare il dibattito sul Frascati. Articoli intrisi di provocazione, anche pronunciata, al fine di sollecitare reazioni che potessero aprire un dibattito per confrontare varie tesi o proposte atte a rilanciare un vino di tradizione millenaria ridotto a prodotto di consumo di massa, declassificato nel suo prestigio e nella sua fama.

"Gli argomenti da me trattati spaziavano dalla qualità, la storia e soprattutto l’allarme per il processo di cementificazione in atto nell’area del Frascati con l’invadenza di Roma ormai a ridosso dei nostri vigneti. Tutto questo, avrebbe dovuto suscitare un grande dibattito, coinvolgere le istituzioni competenti per territorio, la mobilitazione dei viticoltori, degli imbottigliatori, delle organizzazioni sindacali quali Conf Agricoltura e Col Diretti, brillantemente assenti dalla problematiche poste dal sottoscritto."
A dire il vero, l’On Masini, il più grande produttore di uve del Frascati, prese una iniziativa convocando una riunione di viticoltori per discutere le nostre problematiche. Presenti il presidente del Consorzio per la tutela del Frascati ed altri interlocutori che hanno argomentato in modo vago senza proposte strategiche finalizzate al rilancio del nostro vino. Nell’incontro mi è stato consentito di intervenire dandomi l’occasione di argomentare sulle tematiche all’ordine del giorno. Al centro dell’intervento c’era il risarcimento per i danni subiti dai viticoltori a causa delle continue riduzioni di prezzo o "saccheggio" ormai non più sostenibili favorite dalle frantumazioni proprietarie dei nostri vigneti.

"Il risarcimento, fa notare Pellicciari, consiste nel difendere i nostri terreni organizzando una cortina di "cemento" in misura del 30% del territorio, per proteggerne il 70%, che potrebbe diventare il polo agricolo vinicolo paesagistico di Roma. L’argomento deve scompigliare i piani già predisposti, tanto che il sistema territoriale ha alzato le difese, cercando di arginare o estromettere il sottoscritto dal dibattito, in quanto elemento "scomodo" per antonomasia, o per vocazione.

"L’Amministrazione Comunale di Frascati ha patrocinato, concedendo un contributo e la sala Consigliare ad una Associazione di viticoltori morta e sepolta da tempo, rimessa in vita per cercare di depistare il consenso dei viticoltori frascatani nei miei confronti. Nell’introduzione programmatica, illustrata dal Presidente designato, illustre sconosciuto, con una scenografia coadiuvata da diapositive esplicative, ha snocciolato una serie di argomentazioni trite e ritrite, con il piglio saccente, atto a suggestionare la platea carpendo così la fiducia degli astanti.

"Aperto il dibattito, prendo la parola per argomentare su tematiche pressanti quale l’OCM vino e il nuovo asseto territoriale disposto dalla provincia di Roma, in virtù dell’area metropolitana e quanto altro d’interesse.

Pellicciari l' eretico
"Dette tre parole, dico tre parole, sono stato preso di peso e messo alla porta. Gli astanti presi dallo sbigottimento mi hanno seguito per solidarietà lasciando "solo" il sedicente Presidente e qualche altro, decretando la fine definitiva dell’associazione. L’Assessore Urilli dell’Amministrazione Provinciale di Roma ha definito l'accaduto un atto vergognoso, in tanti anni di politica non mai assistito ad una cosa del genere. A giro di qualche, giorno mi arriva una raccomandata da Fontana Candida che mi comunica che non ritirerà più la uve di mia produzione per la vendemmia 2009 e future. Hai capito! Il sistema vitivinicolo frascatano mi ha messo fuori, al pari di una "scomunica".

Un disciplinare che i viticoltori dovranno subire senza appello.
"Pellicciari, l’eretirco, quello che sta richiamando al pericolo del cemento che minaccia i nostri terreni, quello che grida il pericolo dell’abbandono dei vigneti da parte dei conduttori, quello che segnala gli "errori" commerciali di aziende senza scrupoli, con il complice silenzio di tutte le aziende imbottigliatrici del Frascati. Per questo devo essere espulso dal sistema.
"Sistema che sta mettendo mano al disciplinare per adeguarlo all’OCM Vino che sarà predisposto dai grossi gruppi vinicoli ai quali i componenti dirigenti il Consorzio non potranno che obbedire e farlo proprio. Un disciplinare che i viticoltori dovranno subire senza appello.

Paolo Pellicciari
tertullodoc@gmail.com