Siamo
tutti italiani?
Si,
sulla carta d'identità, ma
nella realtà, apparteniamo a due categorie distinte, cittadini
“dipendenti pubblici” e cittadini privati.
Non a caso l'Italia patria dei dipendenti pubblici. Cinquantotto
impiegati ogni mille abitanti.
I cittadini dipendenti
pubblici, “godono” di
benefit, il lavoro tranquillo senza affanni o patemi d'animo.
Dirigenti con stipendi favolosi elevati allo stato di nababbi, che al
massimo della carriere rientrano nella categoria di “alti
burocrati” rientrando così nella categoria di aspiranti
governativi per ambire ai massimi livelli dello stato. Ministri,
Presidenti di Aziende di Stato, di Banche e quant'altro con
appannaggi di di diversi “mila Euro” con l'aggiunta di
liquidazioni stratosferiche.
Poi ci sono i Cittadini
“Privati”. “Privati” viene dal “verbo privare”
L'Italia
è l'unico grande Paese della Vecchia Europa con l'13% della
popolazione è soggetta a “Gravi Privazioni Materiali” come il
riscaldamento o l'impossibilità di mangiare carne, di vestirsi
decentemente, mandare i figli a scuola, Pagare il ticket per i
medicinali o l'impossibilità di mangiare carne, molti ricoveri
ospedalieri avvengono per denutrizione. Fonte; Commissione Europea
dedicata alle disuguaglianze in materia di salute tra gli stati
membri.
I
Cittadini “Privati”, italiani in UE subiscono secondo
Tonio Borg Commissario Europeo alla Salute, presentando un report
sull'aspettativa di vita nell'U.E. L'Italia è l'unico paese dei
della U.E. Con una percentuale di popolazione soggetta a privazioni
così elevate quasi doppie di Germania, Francia, e Inghilterra.
La
povertà assoluta, aumenta non solo tra le famiglie di operai ma
anche tra gli impiegati e i dirigenti e tra le famiglie dove i
redditi da lavoro si associano ai redditi da pensione.
Un
dato drammatico sono i minori in assoluta povertà, al sud sono un
milione e 58 mila, e la povertà è più diffusa in Sicilia, Puglia e
Calabria.
Una
economia concorrenziale lascia poco spazio alla “crescita”, come
dimostrato dal rapporto pubblicato dall'organizzazione per la
Cooperazione Economica. I fattori di una povertà così diffusa sono
più che altro ad una crisi economica che giorno per giorno a partire
dal 2007 – 2008 sata azzerando lo stato sociale del nostro paese.
Il tasso di disoccupazione elevatissimo, il livello di istruzione sta
calando sempre di più ci colloca come fanalino di coda delle grandi
potenze europee.
L'Italia
arranca dietro alcuni paesi europei dove le economie mostrano un
miglioramento nel corso del 1013. Aumentano le famiglie povere e
cala il valore degli immobili. La recessione colpisce duro, gli
italiani sono sempre più poveri. Tradotto in soldi, significa che
sono stati bruciati 800 miliardi di Euro. Famiglie nel baratro della
povertà un pensionato su due fatica ad arrivare alla fine del mese
trovandosi così costretto a rimandare i pagamenti, intaccare i
propri risparmi , a chiedere prestiti e aiuti a terzi. Purtroppo c'è
da segnalare che il 37% della popolazione è arrivata a ridurre anche
i consumi alimentari pur di andare avanti. “costretti” alla morte
per mal nutrizione.
Le
privazioni PRIVATI
DELLA LIBERTA', PRIVATI DELLA DIGNITA', PRIVATI DEL NOSTRO BENESSERE,
PRIVATI DEL BUON CIBO, PRIVATI DEL NOSTRO FUTURO, PRIVATI DEL NOSTRO
LAVORO, PRIVATI DELLA SALUTE, PRIVATI DELLA PERSONALITA', PRIVATI DEI
NOSTRI RICORDI, PRIVATI DELLA NOSTRA CULTURA, PRIVATI DELLA NOSTRA
IDENTITA', PRIVATI DELLA NOSTRA CASA, PRIVATI DELLE NOSTRE AMBIZIONI,
PRIVATI DEI NOSTRI GUADAGNI, PRIVATI DEI NOSTRI SOGNI, PRIVATI DEI
NOSTRI DENARI, PRIVATI, PRIVATI DELLE NOSTRE BELLEZZE, PRIVATI DELLA
NOSTRA AGRICOLTURA, PRIVATI DELLA NOSTRA GENIALITA', PRIVATI DELLE
NOSTRE AMICIZIE, IN SOMMA SIAMO CITTADINI “PRIVATI” ESSERI
“SCHIAVIZZATI” DAL “DIO” DENARO
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