La
privatizzazione delle “Società partecipate”da 8mila a Mille in
tre anni
General
Agreement on Trade il Service
(Accordo
Generale sul Commercio di Servizi)
Di
Paolo Pellicciari,
L'organizzazione
inizia la sua attività nel 1995, dopo la conclusione dell'Uruguai
Round, sostituendo il “GATT” General Agreement on Tariffs and
Trade. Un foro mondiale per la liberalizzazione degli scambi.
Concetti e termini presenti nel “GATS” mutati dal più recente
“GATT” con importantissime differenze. L'influenza del “GATT”
è molto maggiore. La definizione di commercio di servizi tra le
righe del “GATT” si amplia ben oltre la tradizionale di scambio
transfrontaliero, con l'inclusione del movimento dei consumatori e
delle realtà produttive (capitali e lavoro) fino ad arrivare alla
codificazione dei fornitori di servizi quali commercianti,
produttori, distributori e così via.
Di
fatto si sta riducendo l'influenza del GATS a favore del GATS di cui
la previsione che gode di un ampio spazio d'influenza per la libertà
comportamentale frutto di negoziazioni e sottoscrizioni d'impegni da
parte dei singoli paesi membri. Va chiarito, che nonostante il
risultato dell' “Uruguay Round”, l'accordo GATS nel 1995 non ha
portato ad una definitiva liberalizzazione dei servizi su scala
mondiale, quanto alla definizione di regole vincolanti e di
meccanismi per avanzare in modo graduale il processo di
liberalizzazione e di globalizzazione nella gestione dei servizi.
Occorre
ricordare inoltre che l'assenza di una specifica definizione di
“beni” nel GATT non ha apparentemente provocato nessun disagio.
Gli ex membri del GATT optarono per una classificazione dei settori
di servizi; Servizi Commerciali; Servizi di Comunicazione; Edilizia e
servizi di Ingegneria e Connessi; Servizi di Distribuzione; Servizi
D'insegnamento; Servizi Ambientali; Servizi Finanziari; Servizi
sanitari e sociali; Servizi Turistici e Connessi; Servizi Ricreativi,
Culturali e Sportivi; Servizi di Trasporto; Servizi D'igiene
Ambientale e Altri servizi.
Trattare
questi argomenti non è facile. La ricostruzione del calendario degli
accordi internazionali è difficile e complicato, si ha la sensazione
di entrare in un negozio di scarpe, dove ogni scatola contiene un
paio di scarpe di diverso colore e foggia, con una apparente
diversità, ma costruite con lo stesso materiale. “Cuoio e Pelle”.
In politica economica internazionale abbiamo a che fare con una
moltitudine di organizzazioni dove ci vuole un satellitare per
orizzontarsi.
I Cinesi
hanno fatto le “scatole” e il mondo occidentale le ha riempite
GATT,
GATS, WTO, ITO, ICE, UNICIAD, PSU, BW, AMF, OMC, TISA, e tante
altre organizzazioni con presidenti, consigli d'amministrazione, con
una complessa macchina operativa burocratica, che cambierà il
sistema “economico-politico” continentale, nazionale, e
regionale, al fine di concentrare le ricchezze del mondo, a scapito
del “benessere” dei cittadini delle attuali e prossime
generazioni.
Con
gli accordi del GATS, tra pochi anni saranno privatizzati tutti i
servizi considerati pubblici per antonomasia. E' iniziato da tempo
l'adeguamento al Assisteremo, tra qualche anno, al processo di
privatizzazione dei servizi come sopra elencati oggi gestiti dalle
società “partecipate” costituite alla bisogna per “appropriarsi”
dei sevizi pubblici e frne soggetti privati che erogano a pagamento.
Il rovescio della medaglia verrà ribaltato il processo democratico
con una dittatura di tipo economico. Ho già ho scritto un articolo
dal titolo “il Banchismo” la Dittatura del Terzo Millennio.
L'accordo
GATS, si compone di una serie di principi di applicazione nei vari
settori d'intervento. I principi del GATS regolano il processo di
liberalizzazione progressiva, che ha luogo con l'assunzione da parte
degli stati Membri di impegni specifici, che scaturiranno da
negoziati ciclici, previsti dal capitolo IV. C'è da ricordare la
clusola della nazione più favorita (NPF) all'articolo II. Sono parte
integrante del GATS anche alcuni allegati, che definiscono regole
specifiche ad alcuni settori quali i trasporti aerei, le
telecomunicazioni, i servizi finanziari e le persone fisiche.
Non
si può non citare l'accordo TISA (Trade in Services Agreement) un
trattato internazionale di Lobby e governi per liberalizzare e
“appropriarsi” dei Servizi, dei dati personali e della sanità.
No
dimentichiamo che gli ospedali del Lazio, sono passati all “Sanit.
Imm” (Sanità Immobiliare) che dovrebbe far capo a 4 banche di
quelle che stanno acquisendo il patrimonio del demanio dello stato.
L'accordo Tisa, riguarderà, anche sanitari dove i cittadini potranno
usufruirne solo con la carta di credito.
E'
un trattato TISA, che non riguarda le merci, ma i servizi, ovvero il
cuore dell'economia dei paesi sviluppati come l'Italia, che è uno
dei paesi che lo sta negoziando attraverso la Commissione Europea.
Gli interessi in gioco sono enormi; Il settore servizi è il più
grande per posti di lavoro nel mondo e produce il 70% del prodotto
interno lordo globale.
La
Lobby Americana più aggressiva è la “Coalition of Services
Industries” che porta vanti un'agenda di privatizzazioni dei
servizi, dove Stati e Governi sono semplicemente visti come un
intralcio al Business. << Dobbiamo supportare la
capacità delle aziende di competere in modo giusto e secondo fattori
basati sul mercato, e non sui governi >> Il
documento è ancora Top Sicret l'artico svela solo i fondamentali
dell'accordo, ma fa una fotografia la politica economica del prossimo
futuro. Non ci vuole la palla di cristallo per capire cosa succederà
alle società di servizio a capitale pubblico saranno cedute a
aziende che per la loro spregiudicatezza guarderanno solo al
profitto, con tutti i risvolti del caso. Se i Sindaci si preoccupano
degli interessi dei cittadini devono svuotare le società partecipate
di beni di servizio, immobiliari, mezzi tecnici e tornare a gestire
in proprio le risorse patrimoniali ed economiche. In sintesi
difendere la “cassa forte” dei Comuni e dei cittadini.
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