sabato 7 marzo 2009

LA TOPONOMASTICA DELLA CITTA DI FRASCATI DIMENTICA I SUOI FIGLI MIGLIORI

Con questo mio contributo, voglio riaprire un pagina di storia ormai dimenticata, cercando di colmare un vuoto toponomastico che rasenta l’ingratitudine.
E’ mia convinzione che i frascatani, appresso elencati, meriterebbero un menzione nella toponomastica della nostra città, per l’impegno profuso alla ricostruione del nostro Paese.
L’On. Pietro Campilli, il Card. Clemente Micara, il Sen Pietro Micara, il Princ.pe Clemente Aldobrandini, l’Ing, Adelfo Zingaretti, Osvaldo Molinari e Capitani.
Senza dimenticare il contributo sociale dato da Padre Bruno Basilisco e Padre Alvarez in occasione del bombardamento dell’8 Settembre, oltre i Fascatani decorati, sia al valor militare che civile, della seconda guerra mondiale
Ricordo l’On. Pietro Campilli, uno dei sette fondatori della Democrazia Cristiana, per sette anni Ministro del Bilancio oltre ad innumerevoli incarichi di prestigio che evito di elencare.
A Campilli si deve la primaria attività di vertice nella struttura politica frascatana, mettendo al centro rappresentativo della politica nazionale, provinciale e locale molti frascatani, consentendo una rapida ricostruzione di Frascati dopo il bombardamento. A lui si deve l’attività finalizzata al riconoscimento del primo D.O.C d’Italia per il vino di Frascati.
A Pietro Cmpilli andrebbe intestata piazza Marconi.
Il Cardinale Clemente Micara, Nunzio in Belgio e Cardinale Vicario per la diocesi di Roma di sua Santità Papa Pio XII. A lui si deve la realizzazione del Villaggio Belga, dirottando su Frascati un atto benefico di un ricco industriale belga, da qui il nome di Villaggio Belga. Per questo andrebbe cambiato il nome di Villaggio Belga Con Villaggio “Clemente Micara”
Il Sen. Pietro Micara, Sindaco di Frascati, Senatore della Repubblica, Sotto Segretario di Stato agli Esteri, buon amico di Kennedi, a Lui è dovuta la ricostruzione materiale di Frascati è cosa più importante l’insediamento del Sincrotrone che ha consentito l’impiego di molti frascatani. Non ultimo la redazione del piano regolatore di Frascati, primo in Italia
A pietro Micara andrebbe intestata la Passeggiata.
Il principe Clemente Aldobrandini, Presidente della Società Romana Elettricita a cui si deve la rapida elettrizzazione di Frascati, Davanti a me sollecitò Stufardi per accelerare la messa in opera delle utenze per dare luce alle case dei frascatani.
C’è da ricordare l’amore di Don Clemente per Tuscolo. Era contrario alla realizzazione della strada per Tuscolo sostenendo che un luogo di tale valore simbolico per noi Frascatani doveva essere preservato e riservato agli appassionati di del luogo. Convinto che anche Grottaferrata e Monteporzio avrebbero voluto la loro strada: e cosi è stato.
Al Principe Clemente Aldobrandini andrebbe intitolata la via Catone.
L’ing Adelfo Zingaretti, all’epoca, Direttore Generale dei LL.PP a Lui si deve l’istruttoria delle pratiche per gli stanziamenti per la realizzazione di opere pubbliche riguardanti la nostra Citta.
Non dimentico Capitani, Capo Gruppo del Partito Comunista, oppositore sincero, idealista, comunque in buona fede, per questo merita un riconoscimento particolare.
Grazie a loro, molti enti di edilizia residenziale tipo INA casa, URRA casa, ed altri. Hanno edificato case per gli innumerevoli senzatetto. Come i finanziamenti per la realizzazione del novo Ospedale e la ripristino della rete idrica da parte della Doganella. Ricordo l’innaugurazione presieduta dall’on. Pietro Canpilli con il palco allestito sotto la fontana della passeggiata a suggellare avvenuta ricostruzione di Frascati.
Non dobbiamo dimenticare , tra gli altri, Osvaldo Molinari più volte Consiglire Provinciale di Roma, a lui va riconosciuto l’insediamento dell’E.N.P.I a Monteporzio ove anche li hanno trovato posto di lavoro diversi frascatani.
I decorati come don Angelo Favale medaglia d'Argento al Valor civile e Francesco Pellicciari medaglia di bronzo al valor civile
In epoca moderna non possiamo dimenticarci di Sandro Bisegni, di Raffaele Marciano e di Guglielmo Boazzalli, Luigino Di Tommaso e Germano Alfonsi che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della nostra citta.
Qualcuno potrebbe obbiettare che hanno fatto degli errori, ma si sa, chi fa sbaglia, le parole non hanno mai costruito niente,
Per concludere ognuno per la loro parte hanno contribuito alla ricostruzione di Frascati, prima di essere, quello che “erano” erano FRASCATANI
Ne processo di "defrascatanizzazione" in atto della nostra città, non c'è posto per la memoria, meglio dimenticare i figli migliori che hanno ricostruito e dato lustro a Frascati.