domenica 16 maggio 2010

FRASCATI E' ANCORA LA PERLA DEI CASTELLI ROMANI?.

FRASCATI CORRE IL RISCHIO DI DIVENTARE LA SECONDA “PIAZZA VITTORIO”

“Chiudiamo le città alle auto” dicono in modo demagogico molti amministratori comunali compreso quelli di Frascati. La mancanza di progettualità prospettica, dovuta alla “sudditanza” alle lobby in generale, così potenti, da condizionare le scelte urbanistiche della nostra città, causando una mobilità confusa e insopportabile per i cittadini, costretti ad utilizzare l’automobile pure per andare a comprare una “lampadina”.
Viviamo immersi in una coltre di smog, con gradi d’inquinamento sempre più elevati, causato da un’urbanizzazione selvaggia basata sulle teorie dello zoning (zonizzazione) solo per gli interessi “partitici” nella grande distribuzione. Con l’aumento del costo dei parcheggi, si prende con una fava due piccioni: rimpinguiamo di soldi quel “carrozzone” dell’STS e facciamo contenti i supermercati a ridosso del nostro paese, che vuoi di più?
Frascati, con la scellerata urbanizzazione sta costituendo un’enorme periferia sub-urbana assolutamente e scientificamente dipendente dall’automobile. Stiamo spargendo cemento in modo scomposto sulle nostre campagne, e “regalando” il patrimonio terriero di proprietà comunale, devastando in modo irrimediabile, il tipico ambiente paesaggistico che farà di Frascati una invivibile “borgata”.
Si è creato un territorio “cancerogeno” dove la natura è violentata per dare spazio a patetiche “lottizzazioni” sub-urbane e, spesso, sub-umane, a scapito dei nostri vigneti della nostra cultura e delle nostre bellezze architettoniche. Il degrado insopportabile regna sovrano, una “volontà” devastante, unita a all’incuria, al “barbarismo” moderno, stanno “devastando” irrimediabilmente la nostra Frascati.
Chiudiamo il centro storico, aumentiamo il costo dei parcheggi, istituiamo la zona ZTL e chi più ne ha più ne metta. Iniziative che favoriscono solo la grande distribuzione a ridosso della nostra città. Vi siete mai domandati quanti milioni di €uro sottraggono all’economia locale i supermercati? Vi siete domandati quanto è costato ai frascatani la realizzazione di EUROSPIN a Cocciano? Permuta del terreno, la viabilità necessaria vedi espropri, rotatorie ecc.ecc chi paga?
Non ci si rende conto che Frascati rischia di diventare una seconda Piazza Vittorio di Roma? Rischiamo di perdere le nostre tradizioni culturali, la storia, le opere d’arte già compromesse, e ancor più grave la la intercomunicabilità tra frascatani. Frascati la Perla dei Castelli Romani, ne è stato fatto un “morgio” sgrugnatu caricu de cemento e de mmunnezza. Se tornasse il Goothe scriverebbe Frascati? Una “soricara”.
E’ mia convinzione che tutto questo è frutto di strategie preordinate altrove, relegando la politica all’insegna dell’”obbedisco”.
Quando il nostro centro storico sarà chiuso e i poveri residenti si arrangeranno non si sa come, sperando di non sentirsi male, di non avere bisogno di andare all’ospedale, di dover visitare un anziano, quel meraviglioso giorno, mentre il centro sarà chiuso alle auto, la periferia sarà meravigliosamente aperta al traffico e gli immensi parcheggi dei supermercati stracolmi per un’altra giornata memorabile di guadagni.
Pensate, centri storici chiusi e, invece sono aperti IPERCOOP, Media-World, Conad, Castorama, Carrefour, Euronics, IKEA, Le Roi Merline e Euro Spin. Centri commerciali e super mercati collocati all’estrema periferia sud di Roma e a ridosso della periferia di Frascati. Guarda caso la maggior parte di queste strutture orbitano nell’area economica di una connotata area politica.
Se chiudono i piccoli commercianti, qualcuno dovrà prendere atto, con sorpresa, che andare a comprare una lampadina bisogna utilizzare l’automobile, rammento che una seicento costa 8 € a Km. Più il costo della lampadina. Da studi fatti qualche anno fa è emerso che il decentramento distributivo di “necessità”, incrementa la mobilità veicolare di circa il 30% con pari aumento dell’inquinamento.
E’ da evidenziare che i grandi centri commerciali per le enormi quantità di denaro di cui dispongono, si possono permettere urbanisti di livello, esperti della mobilità, sociologi e “associazioni compiacenti” che fanno “finta” di difendere consumatori e commercianti.
A Frascati la canalizzazione del traffico, inizia con un particolare insignificante: a via xx Settembre, incrocio via Marcantonio Colonna, la segnaletica stradale indica il Centro Storico all’opposto di dove è ubicato. Quell’errore (si fa per dire) ha fatto spostare l’asse commerciale verso il “supermercato” G.S. Guarda caso, a ridosso del supermercato di Piazza Marconi il costo dei parcheggi è rimasto invariato. Coincidenza?
La mobilità moderna, se usata per fini strumentali , condiziona e favorisce un’area a sfavore di un’altra. Quando si tratta di mobilità o di viabilità si deve mette la centro la sicurezza dei cittadini. cosa che a Frascati non se ne tiene conto. A Frascati in 100 m. di raggio, ZTL telecamere e ancor peggio “sentinelle” a guardia di un’area sempre più “impenetrabile” e inaccessibile in modo particolare il sabato. A via Matteotti c’è la Farmacia notturna e d’estate, c’e grossa richiesta di bombole d’ossigeno, Per andare a prendere le bombole d’ossigeno che pesano diversi chili, bisogna attraversare due “varchi”, con tutti i disagi che ne conseguono. Basterebbe convertire il traffico da Via Palestro, Piazza San Pietro, via Matteotti, via Paola, Piazza del Mercato (che deve essere riaperta) “che ce vo”. Questo bilancerebbe l’asse commerciale, ma, contrasterebbe con gli interessi della lobby dei supermercati, a quanto pare “rappresentata” in giunta. Mi ha sorpreso non più di tanto il silenzio della Confesercienti sulla chiusura di piazza del mercato, all’epoca ne era il presidente l’Avv, Romoli, oggi assessore alle Attività Produttive.
Preghiamo Dio che non succedano incidenti a Piazza del Mercato. Se dovessero operare mezzi d’emergenza sarebbero ostacolati dai vasi fissati a terra con “sadismo” tanto da impedirne la rimozione. Vedere la piazza concepita nel 1500 quando al “paese” di molti Consiglieri Comunali non avevano nemmeno “l’anello” per legare il somaro. Piazza, devastata architettonicamente, inquinata da “peperinacciu” cinese, sostituendo perfino il “san pietrino tipico della nostra pavimentazione stradale. Gli ignoranti (perché ignorano) si informino perché si chiama san pietrino.
Rammento: nel 1906 a Frascati fu inaugurata la Tranvia, una opera ciclopica per l’epoca se pensiamo che la strada che percorriamo per andare a Velletri o Fiuggi è stata realizzata per far transitare il tram. All’epoca vigeva la mobilità collettiva per cui il Tram e il Treno facevano convergere i cittadini dei paesi vicini a Frascati dunque ricchezza. Oggi c’è la mobilità individuale che viene convogliata guarda caso negli insediamenti commerciali appartenenti alle aziende suddette. Mi domando: se alla fine dell’ottocento i frascatani d’allora sono stati capaci di realizzare un’opera ciclopica per l’epoca come la tranvia! Gli amministratori di oggi non sono in grado di realizzare una “buca” per fare parcheggi. Un consiglio? Si dessero una “chiodata”. Questa è la prova dell’incapacità progettuale a favore dei servizi al cittadino.
Se i Consiglieri Comunali di Frascati smettessero di ascoltare gli “argomenti convincenti” delle “lobby” e iniziassero un’opera di “delobbyzzazione” e di “deposizzazione” del paese “libererebbero” dagli “interessi” che orbitano intorno alla politica frascatana, si avrebbe una visione più consona all’economia reale del nostro paese ormai “defrascatanizzato”.
I nostri politici se “sono” in grado, si dovrebbero rendere conto che l’economia dei frascatani sta al fallimento. I viticoltori stanno tagliando i vigneti, e i piccoli commercianti hanno imboccato un strada sempre più “buia” con gravi ripercussione per tutta l’economia dei cittadini.
Al contrario vediamo prosperità per gli imprenditori “Edili”, “Agenti Immobiliari”, “Addetti alla Cultura”, “Supermercati” e “Imbottigliatori”. “New Entry”, la Città della Scienza.
Frascati paese defrascatanizzato? I frascatani ai posti comunali sono in estinzione, non c’è più un dirigente frascatano, ne un un vigile urbano, non c’è più un imprenditore che lavora per l’Amministrazione, stanno vendendo il patrimonio senza un avviso pubblico, assistiamo impotenti alla calata dei “romagnoli” perché i frascatani dovrebbero essere considerati degli incapaci.
La domanda è peregrina: se la classe politica non ha fiducia dei suoi cittadini, come fanno i cittadini ad avere fiducia della classe politica? Da qui i nuovi adagi popolari: Disagi ai cittadini e ai “compari” li quattrini. Er “compare” costruisce quanto gli pare, e il frascatano con la “vanga” in mano.
Paolo Pellicciari, un frascatano che ha perso l’orgoglio di esserlo

mercoledì 5 maggio 2010

CRISI DELL'AGRICOLTURA IL "GRIDO" DEL SUD

Voci dal Sud 5 Anno VI° nr. 5 Maggio 2010
www.sosed. eu
Editoriale
I Big nazionali dei tre sindacati a Rosarno per celebrare la Festa del 1° Maggio
Franz Rodi-Morabito

La notizia ha meravigliato tutti per tutti si sono posti la domanda:maa che pro? che senso ha che Angeletti, Bonanni ed Epifani vengano a celebrare a Rosarno la Festa del lavoro? molti si chiedono perchè non sono venuti a dare solidarietà ai lavoratori, indigeni ed extracomunitari, nei tristi giorni della rivolta di gennaio?
Francamente siamo stati in molti a sospettare che all’ultimo momento. improcrastinabili impegni sopravvenuti. impedissero la loro presenza nella piazza Valarioti rosarnese. Ed invece no, sono venuti ed hanno sciorinato una lunghissima serie di banalità contraccambiate da una scarsa affluenza di pubblico e tiepidi applausi di parte.
Immediatamente gli addetti stampa sindacali hanno enfatizzato la manifestazione attribuendo addirittura ben .oltre 15000 partecipanti.
Dicevamo scarsa l’affluenza del pubblico (nelle riprese TV dall’alto) più che un "muro di teste assiepate" si vedevano molto spesso e volentieri le nuove mattonelle che lastricano la piazza Valerioti.
Qualche discorso è stato maggiormente mirato, ma altri solo stereotipi prelevati da una antologia di slogan, addirittura fuori tema come quando si è fatta ampia e lunghissima panoramica mondiale su persone non libere nel mondo!
Unica nota positiva è che finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dire che Rosarno non è razzista,ma PURTROPPO nessuno ha fatto cenno alle cause della tremenda crisi che attanaglia Rosarno ed hinterland!
Tutti hanno parlato degli effetti e NESSUNO delle cause!
Eppure le digressioni non sono mancate nei discorsi degli oratori ... solo il filmato mandato in onda durante la trasmissione dell’intera trasmissione da RAI 3 che riportava scene della rivolta di gennaio ha fatto un velocissimo cenno al fatto che con le arance 5 centesimi al kilo non si può certo lavorare, vivere e far vivere in maniera decente!
Nessuno ha detto nemmeno che i Kiwi su cui tutti avevamo puntato quale coltura alternativa (e risolutiva!) hanno avuto prezzi in campagna intorno ai 30/35 centesimi/kg.
Ci si è dimenticati di toccare il tasto Olio di Oliva che in media ha "spuntato" circa 150 euro al quintale!
Eppure a mio parere, anche se i problemi dei migrantes sono giustissimi, tuttavia anche quelli dei lavoratori indigeni e, perchè no?, Quelli degli imprenditori agricoli che sono impossibilitati a effettuare lavorazioni, colture, raccolte, pagare tasse e contributi previdenziali, mutui e via dicendo non sono da meno.
Quando qualche anno addietro proprio il sottoscritto, nelle vesti di presidente del Comitato Liberi Agricoltori Piana di Rosarno, aveva lanciato il "cave canem" dicendo "attenzione signori dei sindacati se date una mano agli imprenditori agricoli non lo fate per curare una categoria che VOI ritenete "il nemico", ma curate gli interessi dei VOSTRI STESSI ASSOCIATI dal momento che se l’agricoltore non avrà la possibilità di dare lavoro, a rimanere disoccupati a casa saranno proprio gli operai e gli impiegati agricoli..
Imprenditoria e mondo delle braccia non sono due mondi antitetici, ma sono due mondi che si integrano e si sorreggono a vicenda.
Questo anche nell’agricoltura e soprattutto nei nostri paesi dove ancora lo spirito di umana fratellanza esiste ed è sentito e non fatemi in contropartita discorsi di sfruttatori ed aguzzini ... quelli ci sono ovunque ed in tutte le categorie, ma noi parliamo della grande generalità dei casi che è fatta da gente onesta.
Nessuno ha fatto caso a questo mio discorso perché i due mondi a certi cervelloni sono sembrati tanto antitetici e distanti che. Ma I’avrebbero potuto interferire. Ma oggi, ahi noi, siamo giunti al capolinea ed i due mondi sono a stretto contatto di gomito a tentare di lenire i morsi della fame!
Nel porto di GioiaTauro giungono i prodotti che qui sono autoctoni, ma a prezzi stracciati, addirittura meno che il costo di produzione dei nostri, e giunge di tutto e di più ... anche legno impacchettato, sanse di olive, olive, agrumi e ... finanche brecciame e materiali inerti per costruzione!
Ma le tasse allo Stato italiano? Siamo noi indigeni a doverle pagare, ma non abbiamo nessuna protezione da parte dello Stato.
Anche inopportuna la presenza deliberatamente ostentata di lavoratori dell.Africa, strumentalizzati per l’occasione con magliette zeppe di slogan che non erano frutto dei loro pensieri, ma di altri seduti a tavolino.
Se erano lavoratori regolarmente entrati sul nostro territorio non è stato carino ostentarli come a dire .ma quanto siamo buoni noi!. , se invece non erano muniti di regolare permesso di soggiorno allora è stato commesso un reato e tutti hanno omesso di prendere i provvedimenti previsti dalla Legge italiana!
Per finire, come abbiamo detto, non c’erano 15 mila persone dal momento che se ci si riguarda le .dirette. fatte da RAI 3 della piazza la folla era a macchia di leopardo (io l’ho seguita e registrata da RAI 3 che ha operato una .diretta. di tutta la manifestazione.
La piazza Valarioti è una comunissima piazza di paese e non grande come piazza del Popolo o San Giovanni aRoma!
Gli oratori non hanno esitato ad esibirsi in situazioni internazionali , importanti,ma che con questo consesso poco avevano a che fare.
E.mancato, invece , un punto ASSOLUTAMENTE importante che sarebbe dovuto essere quello della disoccupazione che attanaglia la situazione locale (agricola in generale) non fosse altro per dire alle popolazioni di questa Piana di Rosarno (piana di Gioia Tauro è divenuta dopo per via del Porto) che i BIG erano venuti qui non per fare il gesto magnanimo di essersi degnati di scendere fino a noi,ma per solidarizzare con noi ed i nostri problemi e per accendere una fiammella di speranza dicendo (magari mentendo) che ci sarebbero stati incontri e tavole di concertazione per tentare di risolvere la crisi che sta portando alla morte una intera regione?
Ma poi ... in situazione di crisi profondissima, di fame e disoccupazione in cui versa la popolazione di queste zone che senso ha .festeggiare.? Festeggiare cosa? Al limite capirei .celebrare, ma come si fa a dire ad uno che torna a casa ed ancora un altro giorno non ha trovato lavoro per sfamare i propri figli ... festeggiamo il lavoro? Il lavoro di chi? Non certo il suo.
La giornata è terminata con una grande festa con canzoni e la presenza di divi nazionali; era il caso di offendere chi non ha pane con lo sperpero di denaro per pagare i cachets di questi signori?
E. stata notata l’assoluta mancanza di politici locali ed autorità del territorio! Ma che volete farci ... le elezioni sono passate e per le prossime ... c’è tempo per recuperare.
Ancora una volta, miei cari, si è affermato in maniera forte che lavoratori. sono SOLAMENTE I METALMECCANICI mentre gli altri, quelli degli altri importantissimi settori economici della nostra economia... sono solamente degli sfaccendati!
Chi la mattina prende la zappa e si reca in campagna, lo fa solamente per fare una scampagnata. e respirare una boccata d’aria ... inquinata dai fumi dell’inceneritore posto nel pieno centro di questo naturale paradiso.
A Piazza Valarioti dal palco per gli illustri oratori, non si direbbe proprio che la calca del pubblico sia tale da identificare 15000 persone, accorsi nella piazza, bella, ma relativamente piccola della .Cottà di Rosarno.