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SERVICES ECONOMICS
MO.S.E DI VENEZIA
“MODULO
SPERIMENTALE ELETTROMECCANCO”
di
Paolo Pellicciari
Il
Mose di Venezia è balzato alle cronache per gli scandali che sono
emersi dalle indagini della magistratura che ha portato all'arresto
di 35 tra politici, amministratori oltre a 100 persone indagate.
Il
MO.S.E ha una storia lunga alle spalle fa parte di quel giro di opere
pubbliche iniziato già negli anni 50 e 60 come l'aeroporto di
Fiumicino. Dunque un classico scandalo all'italiana ripreso dal film
The Italian Job. Per realizzare una opera, i governi inviano miliardi
a pioggia da gestiti da ignoti prestanome che organizzano società
occulte per “disperdere” il flusso di denaro nelle varie
“Scatole Cinesi” spesso in mano a politici di destra e di
sinistra. In barba agli italiani. Un passaggio interessante dovrebbe
essere ricordato. Nel gennaio del 1961, Giulio Andreotti, dallo
scranno del governo del Senato disse: “io rispetto di più le
persone della Camorra perché Pupetta Maggio che uccise l'assassino
di suo marito a revolverate andrà in galera. Noi abbiamo nella
Camorra politica di certi ambienti cose di meno nobili, perché si
lanciano pietre e colpi di coltello senza rischiare niente senza
mostrare il loro volto. In aula quel giorno si discuteva
dell'Aeroporto di Fiumicino.
Lo
scandalo dell'aeroporto di Fiumicino comincia già dalla posa della
prima pietra avvenuta il 10 settembre del 1950. Costo previsto 29
miliardi di lire spesa complessiva finale 130 miliardi di lire.
La
scio al lettore ogni commento.
Perché
si è deciso di realizzare il Mose? Nel 1966, una mareggiata di quasi
due metri, allagò la città di Venezia procurando danni enormi alle
abitazioni e ai monumenti storici. Nel 1975, il Ministero dei Lavori
Pubblici emana la legge speciale per Venezia, un appalto concorso
internazionale per la progettazione e l'esecuzione degli interventi
intesi alla conservazione dell'equilibrio idrogeologico della laguna.
Nel
1978, il ministro dei lavori pubblici chiude il concorso per
l'assegnazione dei lavori. Nessun progetto fu considerato idoneo, per
risolvere il problema dell'acqua alta. Però il ministero acquisisce
tutti i progetti per poterli elaborare. Solo 4 anni più tardi ne
1982 parte il primo progetto elaborato da esperti e da docenti
universitari e approvato dal consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Nello stesso anno viene fondato il Consorzio “Venezia Nuova” per
la realizzazione degli interventi a salvaguardia di Venezia.
Ne
2002 cominciano ad arrivare i finanziamenti. I Comitato
interministeriale finanzia il progetto del Mo.s.e co 450 milioni di
Euro. Il 14 maggio del 2003 iniziano i lavori e nel 2006 il Consiglio
dei ministri decide di procedere al suo completamento. Il costo
complessivo è aumentato fino a raggiungere 5.493 miliardi di €uro.
A oggi sono già stati finanziati 5.267 miliardi di cui 101 milioni
di €uro assegnati con la legge di stabilità.
Oltre
50 anni per aver un'opera incompiuta costata fin ad oggi molti
miliardi di €uro. C'è un ma! Non vorrei che si ripetesse quello
che è successo nel lontano 2002 quando mani pulite distrassero
l'opinione pubblica dalla cessione del sistema industriale dell'IRI,
Con la scusa del debito pubblico italiano stanno vendendo diverse
aziende pubbliche di notevole interesse industriale. Che lo scandalo
Mose e Expo sia creato ad arte per “coprire” una di crociera sul
“nuovo” Britannia il panfilo della Reggina Elisabetta rinnovato
di recente? Ci può stare? Poesse!
Certo
davanti a questi scandali, come non si può pensare a quel povero
Pizzaiolo di Napoli che si è suicidato perché non ha potuto pagare
una ingiunzione di 2000 € pagabile in 24 ore di tempo. Come non si
può non pensare alle centinaia di “assassinati” dall'oppressione
fiscale?
Le
tangenti sul Mose, Expo come su tanti lavori pubblici, non dicono
nulla di nuovo. Come cittadini siamo inermi, durante le elezioni
ascoltiamo “sirene” che ci parlano di onestà, moralità, di
trasparenza. Ma
alla fine, in politica, tra il dire e il fare, c'è di mezzo l'oceano
15/06/2014
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