lunedì 16 giugno 2014

MONEY ORGANIZATION SERVICES ECONOMICS
MO.S.E DI VENEZIA
“MODULO SPERIMENTALE ELETTROMECCANCO”

di Paolo Pellicciari

Il Mose di Venezia è balzato alle cronache per gli scandali che sono emersi dalle indagini della magistratura che ha portato all'arresto di 35 tra politici, amministratori oltre a 100 persone indagate.
Il MO.S.E ha una storia lunga alle spalle fa parte di quel giro di opere pubbliche iniziato già negli anni 50 e 60 come l'aeroporto di Fiumicino. Dunque un classico scandalo all'italiana ripreso dal film The Italian Job. Per realizzare una opera, i governi inviano miliardi a pioggia da gestiti da ignoti prestanome che organizzano società occulte per “disperdere” il flusso di denaro nelle varie “Scatole Cinesi” spesso in mano a politici di destra e di sinistra. In barba agli italiani. Un passaggio interessante dovrebbe essere ricordato. Nel gennaio del 1961, Giulio Andreotti, dallo scranno del governo del Senato disse: “io rispetto di più le persone della Camorra perché Pupetta Maggio che uccise l'assassino di suo marito a revolverate andrà in galera. Noi abbiamo nella Camorra politica di certi ambienti cose di meno nobili, perché si lanciano pietre e colpi di coltello senza rischiare niente senza mostrare il loro volto. In aula quel giorno si discuteva dell'Aeroporto di Fiumicino.
Lo scandalo dell'aeroporto di Fiumicino comincia già dalla posa della prima pietra avvenuta il 10 settembre del 1950. Costo previsto 29 miliardi di lire spesa complessiva finale 130 miliardi di lire.
La scio al lettore ogni commento.
Perché si è deciso di realizzare il Mose? Nel 1966, una mareggiata di quasi due metri, allagò la città di Venezia procurando danni enormi alle abitazioni e ai monumenti storici. Nel 1975, il Ministero dei Lavori Pubblici emana la legge speciale per Venezia, un appalto concorso internazionale per la progettazione e l'esecuzione degli interventi intesi alla conservazione dell'equilibrio idrogeologico della laguna.
Nel 1978, il ministro dei lavori pubblici chiude il concorso per l'assegnazione dei lavori. Nessun progetto fu considerato idoneo, per risolvere il problema dell'acqua alta. Però il ministero acquisisce tutti i progetti per poterli elaborare. Solo 4 anni più tardi ne 1982 parte il primo progetto elaborato da esperti e da docenti universitari e approvato dal consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Nello stesso anno viene fondato il Consorzio “Venezia Nuova” per la realizzazione degli interventi a salvaguardia di Venezia.
Ne 2002 cominciano ad arrivare i finanziamenti. I Comitato interministeriale finanzia il progetto del Mo.s.e co 450 milioni di Euro. Il 14 maggio del 2003 iniziano i lavori e nel 2006 il Consiglio dei ministri decide di procedere al suo completamento. Il costo complessivo è aumentato fino a raggiungere 5.493 miliardi di €uro. A oggi sono già stati finanziati 5.267 miliardi di cui 101 milioni di €uro assegnati con la legge di stabilità.
Oltre 50 anni per aver un'opera incompiuta costata fin ad oggi molti miliardi di €uro. C'è un ma! Non vorrei che si ripetesse quello che è successo nel lontano 2002 quando mani pulite distrassero l'opinione pubblica dalla cessione del sistema industriale dell'IRI, Con la scusa del debito pubblico italiano stanno vendendo diverse aziende pubbliche di notevole interesse industriale. Che lo scandalo Mose e Expo sia creato ad arte per “coprire” una di crociera sul “nuovo” Britannia il panfilo della Reggina Elisabetta rinnovato di recente? Ci può stare? Poesse!
Certo davanti a questi scandali, come non si può pensare a quel povero Pizzaiolo di Napoli che si è suicidato perché non ha potuto pagare una ingiunzione di 2000 € pagabile in 24 ore di tempo. Come non si può non pensare alle centinaia di “assassinati” dall'oppressione fiscale?
Le tangenti sul Mose, Expo come su tanti lavori pubblici, non dicono nulla di nuovo. Come cittadini siamo inermi, durante le elezioni ascoltiamo “sirene” che ci parlano di onestà, moralità, di trasparenza. Ma alla fine, in politica, tra il dire e il fare, c'è di mezzo l'oceano


15/06/2014

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