giovedì 31 gennaio 2013

IL MENU' DEL TERZO MILLENNIO? "Pane e Bagarozzi"


di Paolo Pellicciari

In una economia, che inviluppa in senso negativo, dove la disoccupazione cresce, le fabbriche chiudono, l'edilizia si ferma, gli imprenditori si suicidano, tanto che le persone sono costrette a vendere i ricordi di famiglia, per pagare le tasse. L'unica prospettiva, sarà una povertà oltre la miseria. Il nuovo ordine sociale, è quello di relegare i cittadini prigionieri del proprio quartiere nutrito da “pane e bagarozzi”.
In una democrazia, la classe politica dovrebbe fare gli interessi della popolazione che la elegge, prendiamo atto, che quanto dicono o fanno, i nostri politici hanno un comportamento decisionale, che non tiene conto dell'interesse del cittadino e dei cittadini nella loro interezza. Di certo le cronache giudiziarie, da anni ci danno un'immagine poco edificante della classe politica. I sondaggi dicono che nove italiani su dieci, non vuole un altro governo Monti. Si ha tutta la sensazione, che i risultato elettorale, risentirà della “frantumazione” politico ideologica che rimetterà di nuovo Monti al centro del sistema politico italiano. Ciò si evince, dalla platea di intellettuali, politici e giornalisti di “peso” in Europa ed in Italia, tifano per Monti.
Diceva Bukowski: L'unione Europea è come l'Unione Sovietica, il processo d'internazionalizzazione mondiale, sta eliminando gradatamente la “Sovranità” degli Stati nazionali assoggettandoli al trattato di Maastricht. Il trattato prevede il centralismo delle strutture economiche, attraverso i quali si condizionerà il controllo e il comportamento dei cittadini relegandoli in spazi ristretti di pertinenza e mal nutriti. Una sorta di economia medioevale che sorgerà sulle “macerie” dell'occidente, a meno ché una guerra di religione.
Un paese democratico, subisce con malavoglia e con pazienza, le angherie politico-finanziarie, tanto sopportare il declino economico iniziato già dal “68” (post conciliare) con una involuzione lenta ed inesorabile, fino ai giorni nostri. L'istituzione dell'Euro, ha dato un colpo di mannaia alla nostra economia, innescando un inesorabile processo inflazionistico di cui non si vede la fine. Se paragoniamo uno stipendio di 1.500 € mensili, tra bollette, tasse indirette e oneri riflessi con 50€ algiorno a disposizione, non si va da “nessuna parte”, costretti nel perimetro del nostro quartiere come una “prigione allargata”. Ecco un esempio di “costrizione” individuale o famigliare senza il bisogno del “passaporto” interno, come ai tempi di Stalin.
Le opposizioni tradizionali, non esistono più, destra – sinistra, sacro-profano, maschio – femmina, di fatto, si è creato un sistema politico “rissoso” senza identità filosofica, confusionario nella proposta, generando al contempo frantumazione ideologica, spianando la strada alla dialettica delle enunciazioni, o ancor peggio del “dividi et impera”. Sul piano della scelta elettorale che vuol dire “progressisti” “riformisti” “moderati” “centristi” “conservatori” di destra o di sinistra, di centro destra o centro sinistra e così via. Senza tener conto del ruolo dei Sindacati che godono dell'esentasse. La confusione dialettico-propositivo, ha generato una crisi parlamentare tanto da non riuscire più a legiferare con cognizione ma per decreto legge.
Nel concetto “dividi et impera” emerge in modo più evidente, con l'attuazione della “Agenda Monti” che sembra ispirata al libretto rosso di Mao Tse Tung. Solo un concetto “estremista” poteva generare “l'intrusione violenta” del fisco opprimente per la famiglia, con l'adozione del fiscometro. Non c'è dubbio che il “fiscometro” è uno strumento che genera terrore nelle spese famigliari o individuali, che rallenterà in modo drammatico i consumi aggravando ulteriormente la crisi dei consumi a causa anche delle esigue risorse a disposizione residue dopo gli oneri fiscali. Certo il fisco diventa curioso e minaccioso per conoscere le spese del cittadino dopo l'esproprio fiscale di gran parte delle risorse disponiboli. Ed ecco l'utilizzo del microscopio fiscale per controllare le spese famigliari presupponendo che con 1500 € non si possono spendere 150€ di sigarette al mese. Senza ombra di dubbio Monti dovrebbe essere ispirato al “realismo sporco”, un principio minimalista, caratterizzato dalla tendenza alla sobrietà, alla precisione e alla stringatezza estrema nell'uso delle parole per le descrizioni. Le cose, le persone, le situazioni sono tratteggiate nel modo più conciso e superficiale possibile. Monti proviene dalla cultura della Compagnia di Gesù, (Gesuiti) osservante e praticante, dunque di difficile interpretazione. Dei Gesuiti, si dice che siano missionari, letterati, teologi, musicisti, progressisti e ultraconservatori, rivoluzionari e lealisti, abili comunicatori e occultatori della verità. In sintesi “tutto” e il contrario di “tutto”. L'importante per loro essere “Papa”. Non a caso i gesuiti rappresentavano uno dei “tre” Papi, in modo specifico quello Nero. (ndr) No a caso una delle tre curiosità di Dio, chiedeva di sapere cosa “pensavano” i Gesuiti, otre al numero degli Ordini delle Suore, e i “Soldi” in possesso dei Salesiani.
Ormai è evidente che “l'austerità” porterà al collasso economico il nostro paese, confermato anche dal Fondo Monetario Internazionale. L'ente monetario internazionale, ha emanato un documento dal titolo “Moltiplicatori fiscali ed errori nella previsione di crescita”. Cosa dice lo studio che la politica economica dell'austerity è sbagliata nella premessa, dal momento che l'austerity stessa, nuoce gravemente all'economia, invece di resuscitarla. Il documento prova che il moltiplicatore usato nel modello teorico dell'austerity è banalmente sballato. La politica basata su “lacrime e sangue” produce una contrazione dei consumi, dell'occupazione e negli investimenti. Secondo un calcolo il modello teorico dell'austerity una moneta di un euro si ha una contrazione economica di 0,50 mentre la contrazione reale è di 1,50 €. se si continua nella politica lacrime e sangue ci troveremo allo stato di miseria del medio evo. I politici europei consapevoli di un futuro catastrofico sul piano socio-economico che vedrà gli europei nella più completa indigenza, finanzierà gli stati dell'unione con tre milioni a stato la ricerca nutritiva di, locuste, alghe, hamburger artificiali, vermi, grilli, ragni, che di fatto non ci fanno venire l'acquolina in bocca il tutto annaffiato da vino liofilizzato e magari pure “barricato”.
Le istituzioni europee, hanno deciso di investire immense cifre per inserire gli insetti nelle abitudini alimentari degli europei. A conferma che i potenti europei prevedendo che i poveri aumenteranno di gran numero e intendono affidarsi agli “insetti” per sfamare le popolazioni.
Un business, di enormi proporzioni per i paesi asiatici, che potranno esportare i loro alimenti abituali per le nostre tavole a scapito dei “bucatini” e i “tortellini”.
Mi sorprende che in un periodo di “programmata” recessione, non è corretto che l'opinione pubblica ignora che nelle stanze dei bottoni, sostenuta da un'enorme macchina burocratica, chiamata Unione Europea c'è chi pensa di spendere una enorme quantità di denaro dei cittadini, per finanziare la ricerca di stomachevoli menù. Sarà un mondo dominato dall'eugenetica e dall'ingegneria sociale, sempre più simile a quello descritto, da Aldous Huxley nel suo profetico capolavoro “Brave New World”

Nessun commento: