mercoledì 13 ottobre 2010

L'OSPEDALE DI FRASCATI DECLASSATO DA "PRONTO SOCCORSO" A SOCCORSO "TRAFFICO PERMETTENDO"

Il Consiglio Comunale di Frascati ha emanato il seguente ordine del giorno. "Che dura un giorno"

Comunicato stampa

Il Consiglio Comunale di Frascati delibera di richiedere alla Regione Lazio la modifica della proposta di chiudere il Pronto Soccorso e depotenziare il “San Sebastiano”, anche attraverso la richiesta di un tavolo di concertazione con la Regione stessa

L’ordine del giorno proposto dal Sindaco Di Tommaso è stato approvato, ieri, all’unanimità dall’assise

Frascati, martedì 12 ottobre 2010 – Proseguono le iniziative per manifestare il no a quanto previsto dal Piano regionale di riordino della Sanità che prevede la chiusura del Pronto soccorso e il depotenziamento dell’Ospedale “San Sebastiano” di Frascati.

Ieri, lunedì 11 ottobre, nel corso di un’affollata seduta aperta, su una proposta base del Sindaco Stefano Di Tommaso, il Consiglio Comunale, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno nel quale si chiede “…anche con l’apertura di un tavolo di concertazione che coinvolga i Sindaci del Distretto RMH1 oltre a quanti interessati, alla Presidente della Regione Lazio, in qualità di Commissario ad acta, di modificare la proposta formulata al fine di mantenere e potenziare l’organizzazione esistente, auspicando il mantenimento di adeguati livelli di assistenza negli altri Comuni dei Castelli Romani”

Al Consiglio Comunale hanno partecipato i Sindaci del Distretto RMH1, ex sindaci del Comune di Frascati, ex presidenti del Consiglio Comunale di Frascati, rappresentanti di forze politiche e di associazioni del territorio e, soprattutto, tanti cittadini giustamente preoccupati di questo provvedimento.
«Il documento, da me voluto fortemente e, sottolineo, approvato dal Consiglio Comunale all’unanimità, verrà trasmesso oggi stesso alla Presidente Polverini, insieme alle centinaia di firme di cittadini che hanno voluto manifestare il proprio no alla chiusura del Pronto Soccorso – evidenzia il Sindaco Di Tommaso -. La delibera ha anche l’obiettivo di dar vita ad un tavolo di concertazione, insieme ai Sindaci del Distretto RMH1, per confrontarsi con la Regione su tematiche come la riorganizzazione dei posti letto, delle riconversioni e degli effetti delle reti per singola struttura, alla luce della proposta di riorganizzazione della rete regionale approvata con Decreto n. 80 del 30 settembre 2010 dal Commissario regionale ad acta per la sanità. Nella richiesta abbiamo anche voluto ribadire con forza il nostro no alla chiusura del Pronto Soccorso, evidenziando il ruolo strategico svolto all’interno dell’area Tuscolana e della periferia di Roma Sud, forti dei dati statistici che ne confermano la rilevante e fondamentale attività svolta in questi anni da personale qualificato a cui va il più sentito ringraziamento . Le nostre rivendicazioni – prosegue il primo cittadino - sono suffragate anche da importanti indicazioni della Asl Roma H, che evidenzia nel verbale dell’8 ottobre 2010 del Collegio di Direzione alcuni punti critici in relazione alle decisioni del Commissario ad acta, come “lo spostamento dall’Ospedale di Frascati all’Ospedale di Marino della Breve Osservazione, Cardiologia, UTIC, Psichiatria, Ortopedia e Traumatologia, nonché alla disattivazione del Pronto Soccorso, spostamento non previsto nel Decreto sulla rete assistenziale dell’emergenza”. Criticità che il Collegio di Direzione della Roma H hanno motivato con “la posizione ottimale di Frascati, più vicina sia all’autostrada sia alla via Tuscolana,”, “i recenti interventi di ristrutturazione effettuati … sull’Ospedale di Frascati” ed infine “la necessità per le attività di P.S. di disporre un adeguato supporto da parte del servizio di Radiologia … la TC più aggiornata, in quanto a tecnologia, risulta essere quella installata a Frascati”.
Ringrazio i Consiglieri di maggioranza e di opposizione, la stampa, i tanti cittadini e le tante associazioni che si sono mobilitati contro l’attuazione di un provvedimento - conclude il Sindaco Di Tommaso - che recherebbe gravi danni all’offerta sanitaria di Frascati e dell’area tuscolana».

Per quanto tempo avremo ancora l'ospedale?

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