Il
16 novembre 2012 è stato conferito al presidente del Consiglio
europeo Herman Van Rompuy il premio europeo Coudenhove-Kalergi 2012
durante
un
convegno
speciale svoltosi a Vienna per celebrare i novant’anni del
movimento
“Paneuropeo”. Alla sue spalle compare
il
simbolo dell’unione paneuropea: una croce rossa che sovrasta la
sala.
L’incitamento
al genocidio è anche alla base dei costanti inviti dell’ONU ad
accogliere milioni di immigrati per compensare la bassa natalità
europea. Secondo un rapporto diffuso all’inizio del nuovo
millennio, gennaio 2000, nel rapporto della “Population division”
(Divisione per la popolazione) delle Nazioni Unite a New York,
intitolato: “Migrazioni di ricambio”: una soluzione per le
popolazioni in declino e invecchiamento, l’Europa avrebbe bisogno
entro il 2025 di 159 milioni di immigrati. Ci si chiede come sarebbe
possibile fare stime così precise se l’immigrazione non fosse un
piano studiato a tavolino. È certo infatti che la bassa natalità di
per sé potrebbe essere facilmente invertita con idonei provvedimenti
di sostegno alle famiglie. È altrettanto evidente che non è
attraverso l’apporto di un patrimonio genetico diverso che si
protegge il patrimonio genetico europeo, ma che così facendo se ne
accelera la scomparsa.
L’unico
scopo di queste misure è dunque quello di snaturare completamente un
popolo,
trasformarlo
in un insieme di individui senza più alcuna coesione etnica, storica
e culturale. In breve, le tesi del Piano Kalergi hanno costituito e
costituiscono tutt’oggi il fondamento delle politiche ufficiali dei
governi volte al genocidio dei popoli europei attraverso
l‘immigrazione di massa. G.
Brock Chisholm, ex
direttore dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità
(OMS), dimostra di avere imparato bene la lezione di Kalergi quando
afferma:
«Ciò
che in tutti i luoghi la gente deve fare è praticare la limitazione
delle nascite e i matrimoni misti (tra razze differenti), e ciò in
vista di creare una sola razza in un mondo unico dipendente da
un’autorità centrale» G.
Brock Chisholm,
Se
ci guardiamo attorno il piano Kalergi sembra essersi pienamente
realizzato. Siamo di fronte ad una vera terzomondializzazione
dell’Europa. L’assioma portante della “Nuova civiltà”
sostenuta dagli “evangelizzatori” del Verbo multiculturale, è
l’adesione all’incrocio etnico forzato. Gli europei sono
naufragati nel meticciato, sommersi da masse di immigrati
afro-asiatici. La piaga dei matrimoni misti produce ogni anno
migliaia di nuovi individui di razza mista: i “figli di
Kalergi”. Sotto la duplice spinta della disinformazione e del
rimbecillimento umanitario operato dai mezzi di comunicazione di
massa, si è insegnato agli europei a rinnegare le proprie origini, a
disconoscere la propria identità etnica.?
I
sostenitori della Globalizzazione si sforzano di convincerci che
rinunciare alla nostra identità è un atto progressista e
umanitario, che il “razzismo” è sbagliato, ma solo perché
vorrebbero farci diventare tutti come “ciechi consumatori”. È
più che mai necessario in questi tempi reagire alle “menzogne”
del Sistema, ridestare lo spirito di ribellione negli europei.
Occorre mettere sotto gli occhi di tutti il fatto che l’integrazione
equivale a un “genocidio”. Non abbiamo altra scelta,
l’alternativa è il suicidio etnico: Da
il piano Kalergi.
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