martedì 22 maggio 2012
GLOBALIZZAZIONE E SPECULAZIONE DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA
(www.enopress.it). Il termine globalizzazione, di uso recente, è stato utilizzato dagli economisti, a partire dal 1981, per riferirsi prevalentemente agli aspetti economici delle relazioni fra popoli e grandi aziende - Il fenomeno invece va inquadrato anche nel contesto dei cambiamenti sociali, tecnologici e politici, e delle complesse interazioni su scala mondiale che, soprattutto a partire dagli anni ottanta, in questi ambiti hanno subito una sensibile accelerazione
In campo economico la globalizzazione indica la progressiva abolizione delle barriere commerciali, ovvero l'aumento dei volumi del commercio internazionale, dei flussi internazionali dei fattori della produzione e dei lavoratori e la crescente integrazione economica delle nazioni. Con la stessa parola ci si riferisce anche all'affermazione del fenomeno delle imprese multinazionali nello scenario dell'economia mondiale: in questo ambito si fa riferimento sia alla delocalizzazione di una o più fasi produttive che alla tendenza delle stesse ad ampliare i propri mercati di sbocco.
Quale futuro? - Di questi tempi è difficile capire dove ci porterà il sistema politico internazionale, in una realtà, in completa e costante evoluzione. C'è da domandarsi quale futuro per le prossime generazioni. E' facile guardare al passato perché il futuro dell'umanità non sta più in mano alla politica ma all'economia. Quando la politica è dettata dall'economia diventa presbite. Oggi è difficile individuare i confini tra politica e economia. Di certo oggi l'unico settore veramente in forte crescita è la speculazione. Le regole contabili sono diventate elemento strategico, di certo suicide. Ecco perché è necessario elaborare un nuovo sistema di "accuunting standars and rules" Si ha la sensazione che le azioni politiche siano dirette ad aiutare banchieri e maneger. La speculazione è di certo una delle cause di questa crisi economica.
Ritorno a Bretton Woods? - Sempre a livello politico dobbiamo individuare la necessità di un sistema "antispeculazione" innovativo finalizzato ad un capitalismo frutto di lavoro e non parassitario, come dire dal volto umano. Con queste importanti misure, con regole generali basate sulla trasparenza. L'attuale crisi è decisamente diversa dalle precedenti. I un mondo globalizzato, essa ha un impatto immediato su tutti i Paesi, tutti i mercati, tutte le società. L'instabilità nei mercati finanziari, la crisi, sta influenzando l'economia reale, il livello del benessere delle persone, la stabilità sociale e politica. C'è la necessità di organizzare una nuova Bretton Woods. Le vecchie regole sono diventate obsolete. I flussi commerciali regolati da Doha Round, hanno raggiunto un punto di stallo, offrendo l'occasione per fissare nuovi criteri commerciali. In un soffio di tempo, in poco più di dieci anni è cambiata la struttura e la velocità del mondo. Meccanismi che normalmente, avrebbero occupato decenni e decenni di storia sono stati concentrati e fatti esplodere di colpo.
Il vaso di Pandora - C'è da sapere chi ne ha voluto e causato l'apertura del "vaso di Pandora" liberando forze che oggi sono difficili da controllare. Quando la storia, compie una delle sue svolte, quasi sempre ci troviam davanti l'imprevedibile, l'irrazionale, l'oscuro il violento e non sempre il bene. Forse da qui il Rapporto Urban Operetions in the Year 2020. Redatto dalla RTO (Studies Analysis and Simulation Panel Group, SAS-030). La RTO l'Organizzazione per la Ricerca e la Tecnologia della NATO e' il centro di convergenza delle attività di ricerche/tecnologiche (R&T) per la difesa in seno della NATO.
L'Operazione Terrestre o Operazione Urbana (UO-2020) all'orizzonte dell'anno 2020 e' uno studio che esamina la natura probabile dei campi di battaglia, i tipi di forze terrestri le loro caratteristiche e capacita'. Lo studio ipotizza l'andamento della popolazione mondiale entro l'anno 2020 dove la previsione demografica prevede una popolazione di circa 7,5 miliardi di abitanti concentrati soprattutto all'interno di grandi città. Purtroppo la previsione demografica per il 2020 sarà molto più alta del previsto. Dunque il processo economico originato dalla globalizzazione continua a svilupparsi consapevole di eventuali sommosse cruente. Del Vecchio proprietario di LUXOTTICA e più grande imprenditore italiano spiega come funziona l'Italia, anzi....come non funziona l'Italia e perché, allertando il business internazionale che conta sulla situazione nel nostro paese. Vox clamantis nel deserto, la sua opinione è fondamentale, soprattutto in questo momento, e per una ragione ben specifica: perché Del Vecchio è sceso in campo (non ama e non ha bisogno di visibilità) andando all'attacco del cuore della finanza italiana?
Dice Del Vecchio "Finchè Unicredit e le Generali facevano le banche andava bene. Poi si sono buttati nella finanza e hanno perso la testa. Ho visto sotto i miei occhi trasformarsi Profumo. Partecipazioni, fusioni, investimenti a pioggia inutili e perdenti, con l'unico fine di agguantare soldi veloci e facili, invece che produrre impresa, con l'unico risultato di ottenere perdite colossali e bonus di uscita per diverse decine di milioni di euro. Nel periodo 2004-2010 il tasso di crescita del valore nozionale dei derivati over-the-counter è stato pari al 132%,mentre l'espansione dei cds è stata tre volte più veloce, pari al 367%. in particolare, tra il 204 e il 2007 vale a dire fino alla crisi subprime il mercato dei CDS, si è moltiplicato addirittura 8 volte a conferma della natura altamente speculativa che questo prodotto ha assunto. Non voglio avventurarmi nella giungla delle formule di riferimento, ma è evidente che la globalizzazione ha creato molte disfunzioni sul piano finanziario. Una volta la banca faceva raccolta, e finanziava e sosteneva investimenti produttivi, anche assumendosi dei rischi.
Grazie all'alchimia finanziaria le perdite vengono girate a terzi, una sorta di giro del cerino, e l'ultimo che rimane paga "pegno". Il pegno, nella fattispecie è il patrimonio immobiliare dei debitori. Ovvero una sorta di "perdita" fittizia. E' evidente e necessaria una revisione degli accordi internazionali per bilanciare il sistema economico, ricollocando le banche nel ruolo distinto ed istituzionale Chi fa "sportello" chi fa "affari" e chi fa "assicurazione" al fine di finanziare la produttività per un processo industriale competitivo senza portare il costo del lavoro per fare concorrenza ai paesi terzi.
Non è possibile presentare il "conto" alle classi più deboli. Non si può continuare a fabbricare disoccupati tartassati e milionari straricchi. In qualsiasi parte del globo, la politica è fatta di ideali, trame e baratti. Questi ultimi sono un ingrediente fondamentale nella logica del potere, soprattutto di quei poteri forti che non danno niente per niente e al momento buono presentano le cambiali da pagare.
Tra gli ambienti finanziari che si aspettano da Monti qualche gesto concreto di buona volontà c'è sicuramente Goldman Sachs, la potente merchant bank americana nella quale il Professore ha lavorato a partire dal 2005, e che ha ingaggiato anche personaggi come Mario Draghi, Romano Prodi, Massimo Tononi e per ultimo il gentiluomo di Sua Santità, Gianni Letta.
Paolo Pellicciari
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