sabato 17 dicembre 2011

L'urbe potrebbe diventare campo di battaglia.

ADESSO HO CAPITO PERCHE' A FRASCATI LA POLIZIA URBANA INDOSSA LA DIVISA PARAMILITARE.

Rapporto Urban Operetions in the Year 2020.

Il Redatto dalla RTO (Studies Analysis and Simulation Panel Group, SAS-030).

La RTO l’Organizzazione per la Ricerca e la Tecnologia della NATO e' il centro di convergenza delle attività di ricerche/tecnologiche (R&T) per la difesa in seno della NATO.

L’Operazione Terrestre o Operazione Urbana (UO-2020) all’orizzonte dell’anno 2020 e' uno studio che esamina la natura probabile dei campi di battaglia, i tipi di forze terrestri le loro caratteristiche e capacita'. Lo studio ipotizza l’andamento della popolazione mondiale entro l’anno 2020 dove la previsione demografica prevede una popolazione di circa 7,5 miliardi di abitanti concentrati soprattutto all'interno di grandi città.

Ci sarà una società multi etnica e multi religiosa complessa nella struttura con possibili tensioni sociali, perché no anche religiose, per le esigue risorse economiche ed alimentari disponibili.

“Operazioni Urbane” prevede la presenza militare o paramilitare massiccia, per il controllo delle città per tranquillizzare la cittadinanza. Già da adesso vediamo la polizia urbana con divise da “combattimento” per abituare la cittadinanza a questo tipo di controllo.

Per arginare eventuali sommosse, il tipo di operazioni richiederanno interventi rapidi chirurgici per evitare al perdita del controllo delle città.

Ciò non esclude, che le prossime guerre si potranno sviluppare all'interno delle città con conseguenze imprevedibili.

“Il soldato” Vigile Urbano.

L'Alleanza militare occidentale, non pensa ad oscuri disegni di militarizzazione delle nostre Città, ma più ad una strategia della prevenzione. Alcuni progetti, condotti sotto la guida del Pentagono riguardanti l'uso degli eserciti nelle megalopoli del futuro. Dopo gli scontri di Seattle mobilitarono l' esercito, per proteggere politici e super manager, che da soli «valgono» due terzi della ricchezza mondiale. Da qui la decisione di uno studio di esperti NATO da nome UO 2020 “Urban Operation in the year 2020”, al quale partecipano dal 1998 esperti di sette Nazioni della NATO ( Italia, Canada, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda e Stati Uniti d'America ) e che ha gettato le basi per l'evoluzione dell'impiego dello strumento militare nello scenario più probabile del prossimo futuro.

Lo studio NATO U.O. (Urban Operations) 2020

Lo studio, ultimato negli ultimi mesi del 2002, reso pubblico nei primi mesi del 2003, rende esplicito, come in maniera omogenea il nocciolo duro del militarismo mondiale ritiene più che probabile le città del futuro come campo della Battaglia Finale, quella per la sopravvivenza del sistema capitalista e che il ruolo dello strumento militare avrà un carattere dominante anche in quelle che sembrerebbero essere normali operazioni di polizia urbana.

E' l'ambiente urbanizzato, che si qualifica come il contesto nel quale l'Umanità del ventunesimo secolo condurrà una vita difficile: le sterminate megalopoli abitate da decine, se non centinaia, di milioni di esseri umani concentreranno nel loro interno tutte le contraddizioni di una società social- capitalista allo stadio supremo.

Differenze di classe e azzeramento dei servizi sociali capaci di attutire il senso diffuso di ingiustizia, degradamento delle complesse regole di interazione tra diversi strati della popolazione, scarsità di cibo e di lavoro genereranno forti conflitti tra diversi strati sociali e perché no religiosi.

Flussi migratori senza controllo

Co l'apertura delle frontiere, in concomitanza della crisi economica globale non è escluso che sacche demografiche che vivono in povertà, si potrebbero ribellare con forma di terrorismo globale.

Non è escluso che potremmo, nel prossimo futuro, assistere a fenomeni di tsunami demografici dovuti ai flussi migratori senza controllo. Mi sembra evidente che bisogna rivedere i trattati di Schengen per il ripristino delle frontiere dando modo agli stati di rallentare l'invasione demografica frapponendo delle “chiuse” per regolamentare i flussi migratori.

Lo Scenario URBAN WARFARE coniugato alla lotta al terrorismo globale, ovvero a tutto cio' che potrebbe essere pericoloso all'eventuale possibile “Impero Globale” che si comincia a “connotare”. Un ipotetico “Impero Globale” creerà di sicuro forme di contestazione anche violente come quelle che già si cominciano manifestare. Le forme di contestazione "estreme" , quale anche quella del passaggio dalla opposizione politica a quella armata.

A causa di problemi di bilancio, solo poche risorse finanziarie sono state potute esser destinate a questi avveniristici progetti, ma ora, che con il plauso del parlamento e dell'opinione pubblica spaventata da clandestini e microcriminalità, non è escluso che nel prossimo futuro potremmo vedere mezzi dell'esercito aggirarsi per i nostri quartieri.

In alcune città degli Stati Uniti d'America sembra che siano già in azione reparti militari speciali con armi sofisticate antisommossa. Notizie di cronaca ci fanno sapere che in alcuni paesi occidentali modificano leggi secondo i dettami di grandi banche in modo che i governi possano modificare e far emanare normative speciali senza l'approvazione del parlamento. Già sentiamo la BCE che ci dice dovete “fare”. L'FMI ci “consiglia” di fare. Questo significa anche la riduzione dell'azione democratica sancita dal popolo sovrano. Insomma andiamo incontro a tempi diversi da quelli di oggi. La globalizzazione creerà di fatto un vertice di governo di forma dittatoriale, oggi di ordine economico e domani anche di ordine politico, è credibile che i cittadini del mondo possano esercitare il diritto di voto?

18/12/2011

Paolo Pellicciari

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