lunedì 3 settembre 2018
Di cosa parla 1984 di George Orwell?
1984 di George Orwell è un romanzo visionario e allo stesso tempo estremamente attuale, nonostante sia stato pubblicato nel lontano 1949.Nel 1984 la dittatura socialista ha preso possesso di tutta l’Europa,modificando e annientando ogni collegamento con il passato. Il mondo è diviso in tre potenze totalitarie, che si alleano e si scontrano con cadenza quasi fissa: l’Eurasia, l’Estasia e l’Oceania, che ha i suoi ministeri nella vecchia Londra.
Qui vive Winston Smith, il protagonista del romanzo 1984, impiegato del Minver, ilMinistero della Verità, e il suo lavoro è eliminare e riadattare le notizie contenute nei libri e nei giornali, che non seguano le linee guida imposte dal partito.
Il capo supremo della “moderna dittatura” in cui vive Smith è il Grande Fratello (nella versione originale il termine stava a significare “Fratello maggiore”), colui che tutto vede e tutto sente attraverso i videoschermi installati nelle case di tutti i cittadini. I videoschermi servono a comunicare i grandi successi del Governo e controllare ventiquattro ore su ventiquattro i cittadini.
Il Grande Fratello convince la popolazione che l’attuale Governo sia il migliore di tutti i tempi e per mezzo della psicopolizia, elimina i potenziali rivoltosi. Basta anche un semplice gesto davanti ad un teleschermo, e si può essere arrestati e polverizzati. In un clima di convinta rassegnazione, Winston Smith vive la sua esistenza lottando con un dubbio atroce che gli rovina la mente e lo porta a compiere azioni potenzialmente pericolose. Com’era la vita prima del Grande Fratello?
Per trovare una risposta ai suoi dubbi, Smith si spinge nei sobborghi dove vivono i Prolet, persone che il Partito ha abbandonato a se stesse perché incapaci di entrare negli apparati produttivi del Socing, la politica portata avanti nel totalitarismo del libro 1984.
Mentre il Grande Fratello convince il suo popolo che non può esserci una qualità della vita migliore di quella offerta dal Partito, il protagonista del romanzo 1984 inizia a vedere piccolissimi segnali di cedimento nell’apparato totalitario, conoscendo, sempre in gran segreto, alcuni dissidenti.
George Orwell nel libro 1984 descrive nei minimi dettagli la società, la struttura degli edificie il potere mediatico che il Grande Fratello esercita sulla popolazione dell’Oceania. Ma la parte più raccapricciante e realistica del romanzo è la descrizione di come la gente siaeffettivamente convinta che la dittatura del Grande Fratello sia la migliore soluzione auspicabile. La popolazione, infatti, accetta senza mai dubitare le verità imposte dal partito, agendo di conseguenza e venerando il suo capo supremo.
1984 è un romanzo davvero molto bello, che fa riflettere sull’importanza della libertà di pensiero e di stampa, ma che vuole essere anche un monito a cercare sempre e comunque conferma alle notizie che il potere, qualunque vestito esso indossi, fornisce attraverso gli organi d’informazione.
Chi era George Orwell?
Sotto lo pseudonimo di George Orwell si nasconde Eric Arthur Blair nato a Motihari, in India, il 25 giugno 1903 e morto a Londra il 21 gennaio 1950. E' stato scrittore e giornalista, ma è ricordato soprattutto per il suo ruolo di opinionista culturale e politico. Ha avuto una vita di stenti e privazioni ed è stato sostenitore armato del marxismo. Tra le sue battaglie, infatti, c'è stata anche quella in Spagna, contro il regime del generalissimo Franco. Nonostante fosse politicamente schierato con i comunisti, non esitò a denigrare il socialismo staliniano nel suo“1984”, mettendo in risalto come Stalin stesse tradendo ogni più elementare fondamento del socialismo stesso. Le trasposizioni cinematografiche del libro sono diverse e tutte a loro modo interessanti. Il primo film è del 1954, ad opera di Rudolph Cartier che ne fece un adattamento televisivo per la BBC, mentre la prima proiezione al cinema avverrà due anni dopo: il film s'intitola “Nel duemila non sorge il sole (1984)” e la regia è di Michael Anderson. Nel 1984 Michael Radford realizza l'omonimo film, ambientando alcune scene nei luoghi di Londra effettivamente citati da Orwell. Le sue storie, spesso autobiografiche, hanno contribuito a dare alla sua immagine un taglio da esploratore della società. I suoi romanzi più famosi sono:“Senza un soldo a Parigi e Londra”, “Giorni in Birmania”, “Fiorirà l'aspidistra”, “Omaggio alla Catalogna”, “La fattoria degli animali” e “1984”.
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