Di
Paolo Pellicciari
STRAPPIAMO
IL TRATTATO DI MAASTRICHT PER AVVIARE UNA NUOVA EUROPA DEI POPOLI,
LIBERA, FEDERALE E DEMOCRATICA.
Così,
il popolo Inglese ha deciso, dopo un referendum democratico,
di uscire dalla Unione Europea, La decisione, sicuramente ispirata
dalla “Magna Carta”, in conflitto con la filosofia “Kalergiana”,
che sta attuando il resto d'EUROPA. ( Non ci dimentichiamo che sig.ra
Merkel è stata insignita del Premio Kalergi)
Una Europa, con al
centro in sistema economico - bancario, compreso il cambio etnico
della cittadinanza europea ormai “multietnica” con un popolo
distratto da una crisi sempre più acuta.
E'
bene ricordare qualche passo di storia per capire il “presente”.
All'inizio,
dalla costituenda Europa Unita, “fallisce” l'istituzione
dell'Esercito Europeo: Comunità Europea di Difesa (CED)
Un progetto
di collaborazione militare proposto dal Francia dal primo Ministro
René Pòeven e da Alcide De Gasperi per l'Italia nei primi anni 50.
Il progetto fallì, per un ripensamento successivo da parte della
Francia.
Il
primo “colpo” all'Unione Europea.
Successivamente
venne redatto dall'Assemblea allargata della CECA (Comunità
Economica Carbone e dell'Acciaio) e lo statuto della CPE ( Comunità
Politica Europea). “L'embrione” di una Costituzione Federale,
Purtroppo, il progetto fallì, a causa dei governi impegnati e
vincolati dalla accettazione del trattato CED. ( Comunità, Europea
Difesa) Francia e Italia non approvarono il trattato.
L'inizio
della “fine” dell'Unione Europea.
Il
Colpo “mortale” all'Unione Europea è stato di sicuro il Trattato
di Maastrik con il suo “oscuro regolamento”
C'è
da ricordare, che la delegazione italiana, non era d'accordo sui
contenuti del trattato. Tanto che Andreotti, che guidava la
delegazione italiana, preso atto delle “rivoluzionarie” tematiche
di politica economica, propose, di indire referendum di approvazione
a tutti gli Stati coinvolti. Dando inizio al periodo di “lacrime
sangue”
Qual'ora
una sola nazione bocciasse i contenuti del Trattato non poteva essere
adottato. Nessuna nazione si adoperò per organizzare il referendum
per l'approvazione del Trattato. Solo la Danimarca diede vita al
Referendum con il risultato di un secco NO al Trattato. Dunque, nulla
di fatto.
“Apriti
cielo”, la Danimarca minacciata di espulsione dalla UE, (ndr) tanto
che dovettero organizzare un altro referendum con con il risultato di
approvazione del trattato.
Praticamente, le stessa situazione di cui
è “vittima” l'Inghilterra. Minacce, Catastrofismi, Sciagure,
Disastri Apocalittici, ecc.ecc. Non solo, guarda caso, stanno
tentanto di far organizzare un altro referendum, come accadde in
Danimarca.
Trovo
“discutibile” che i vertici europei, di cui molti protagonisti in
ordine sparso, critichino così violentemente uno Stato che
democraticamente ha deciso di lasciare l'Europa.
Sono
convinto, che si avviassero i referendum tra le nazioni che
aderiscono alla UE tra SI e NO, vincerebbe il NO all'attuale politica
Europea.
Non
“sento” leaders europei discutere sulle le cause che hanno
indotto l'Inghilterra, a lasciare l'Europa”. l'Inghilterra da tempo
“scalpita” per lasciare l'Europa e mettere sul tappeto proposte
di modifica alle politiche economiche e sociali seguite dall'adozione
del Trattato di Maastricht.
Non
mi permetto di giudicare il livello intellettuale dei protagonisti
che guidano la politica europea.
Eventi
tutti da chiarire.
Il
trattato di Maastricht fu approvato nel 1992. Proprio
nel 1992 che Bettino
Craxi,
nell’ultimo
giorno al governo, con il consenso della classe dirigente di allora e
senza avere indetto il referendum, firmò il Trattato di Maastricht.
(ndr)
La
conseguenza della firma del Trattato è stata quella di consegnare la
sovranità del popolo allo “straniero” territorio, civiltà, la
storia, l'identità nazionale, l'indipendenza, la cultura, la lingua,
l'economia, la moneta, e la sovranità dei confini.
Contemporaneamente
inizia la stagione di “Mani Pulite” caratterizzata da tragici
eventi di un certo sconcerto accaduti nel 1992 - 1993
Tutto
cominciò un mattino d'inverno, il 17 febbraio 1992, quando, con un
mandato d'arresto, una macchina della Polizia, si fermò al Pio
Albergo Trivulzio per prelevare il presidente,
l'Ingegner Mario
Chiesa Il 23 maggio 1992 uccidono Giovanni Falcone; Il 19 luglio 1992
uccidono Paolo Borsellino; Il 23 luglio 1993 uccidono Gabriele
Cagliari; il 20 luglio 1993 si uccide Raul Gardini.
Il
27 aprile 1993 inizia a Palermo il processo Andreotti.
Il
2 giugno del 1992 il direttore del Tesoro, Mario Draghi, sale sulla
passerella del Royal Yacht "Britannia", il panfilo della
Regina Elisabetta ormeggiato nel porto di Civitavecchia. Draghi ha
con sé l'invito ricevuto dai British
Invisibles,
(ndr) rappresentanti di un influente gruppo di pressione della City
londinese. "Invisibles" nel senso che si occupano di
transazioni che non riguardano merci ma servizi finanziari.
La
“delegazione” italiana è composta da Draghi, il presidente di
Bankitalia Ciampi, Beniamino Andreatta, Mario Baldassarri, Amato,
Prodi, Dalema. i vertici di Iri, Eni, Ina, Comit, delle grandi
partecipate che di lì a poco sarebbero state "svendute",
(Voce di popolo) senza grande acume proprio da coloro che nell'ultimo
scorcio della Prima Repubblica le avevano trasformate nei "gioielli
di famiglia".
I
Warburg, i Barings, i Barclays, ma anche i rappresentanti di Goldman
Sachs, finanzieri e banchieri del capitalismo che funziona, o
funzionava, sono venuti a spiegare a un gruppo di imprenditori e
“boiardi” di Stato italiani ,come fare le privatizzazioni.
Allora
come oggi, l'Europa “tuonava” contro l'Italia incapace di far
fronte al debito pubblico, per imporre regole draconiane per entrare
nell'Euro. Gli speculatori s'interessavano al nostro Paese, ed una
classe politica in fase calante, stava per essere travolta da Mani
Pulite.
In conclusione,
troppi eventi drammatici in un breve spazio di tempo. Che ci fosse
stata una diatriba tra chi volesse vendere e chi no? Gli storici, ci
diranno la verità.
Il
nodo cruciale, dell’intera vicenda delle privatizzazioni, sta nel
fatto che non sono state approvate per risanare il Bilancio dello
Stato, per aumentare la competizione tra le varie aziende, favorire
il libero mercato e rendere più efficiente il servizio (cosa che
effettivamente sarebbe stata utile) ma soltanto per favorire le
grandi banche “padrone” del mondo).
Mi
domando che c'era da nascondere tanto da organizzare una riunione di
si tale importanza su un Panfilo e non in parlamento o in una sede
istituzionale? Il Parlamento non serve forse per far parlare il
popolo attraverso i membri eletti democraticamente e messi lì dal
nostro voto? Certe cose andrebbero discusse nelle sedi opportune, per
consentire il normale svolgersi della democrazia?
Che
motivo c'era di decidere una operazione così complessa in mezzo al
mare, lontano da occhi indiscreti. Quasi si trattasse di una segreta
“riunione massonica”. Se poi consideriamo che Draghi, Prodi,
Amato e circa il 90% dei partecipanti alla riunione fanno parte del
Club Bilderberg (ndr)…c'è da pensare!