di Paolo Pellicciari
«Né
dei Teucri il rio dolor - esclama Ettore
di fronte alla disfatta - né
quello d' Ecuba stessa,
né del padre antico, né dei fratei, che
molti e valorosi sotto il ferro nemico nella polver cadran distesi, non mi accora, o donna, sì di questi il doloquantol crudele tuo
destino, se fia che qualche Acheo, del sangue ancor dei tuoi lordo
l'usbergo, lacrimosa ti tragga in servitude ma pria morto la terra mi
ricopra, ch' io di te schiava i lai pietosi intenda».
Impadronirsi
delle donne del nemico, è stato
sempre, in tutta la storia della
specie umana, il
segno della vittoria finale.
Il
fenomeno dell'immigrazione di massa è un disegno preordinato, che va
ben oltre la fuga da Paesi divorati da guerre intestine e povertà,
balza alla cronaca l'applicazione del cosiddetto Piano Kalergi, che
evidenzierebbe come le cause del fenomeno sarebbero abilmente
nascoste dal Sistema e che la propaganda multietnica, mostra una
falsa facciata per definire l'immigrazione come inevitabile.
Non
si tratterebbe quindi di un evento spontaneo, o almeno questa sarebbe
l'intenzione di ciò che starebbe dietro, nell'ombra, e che
manovrerebbe i fili del potere internazionale, in un piano studiato
per stravolgere l'intera Europa.
La
chiave è contenuta nel libro "Praktischer
Idealismus",
( di cui non si trovano copie) scritto da Richard
Nikolaus di Coudenhove-Kalergi (1894-1972),
politico e studioso di origine austraca, fondatore della Unione
Paneuropea e primo uomo politico a proporre realisticamente una
Europa Unita.
Il
suo primo libro, intitolato "Paneuropa" è del 1923 e
conteneva le linee guida per il Movimento Pan-Europa, che fece il suo
primo congresso a Vienna nel 1926. Fra le personalità che
parteciparono alla prima fase del movimento vi furono Thomas Mann,
Albert Einstein, Jan Masaryk e Sigmund Freud. Aderirono all'idea di
Pan-Europa personalità come Winston Churchill, Konrad Adenauer,
Alcide De Gasperi. (ndr)
Kalergi
dichiara che gli abitanti dei futuri “Stati Uniti d’Europa” non
saranno i popoli originali del Vecchio Continente, bensì una sorta
di “subumanità” resa bestiale dalla mescolanza razziale senza
mai alludere alle differenze fisiche, psicologiche, culturali,
religiose, dei milioni di immigrati” Egli
afferma senza mezzi termini che è necessario incrociare i popoli
europei con razze asiatiche e di colore, per creare un gregge
multietnico senza qualità e facilmente dominabile dall’élite al
potere.
L'essenza dell'idea di Kalergi sarebbe l'abolizione del diritto di autodeterminazione dei popoli e, successivamente,l’eliminazione delle nazioni per mezzo dei movimenti etnici separatisti o l’immigrazione allogena di massa. Affinché l’Europa sia dominabile dall’élite, pretende di trasformare i popoli omogenei in una razza mescolata.
L'essenza dell'idea di Kalergi sarebbe l'abolizione del diritto di autodeterminazione dei popoli e, successivamente,l’eliminazione delle nazioni per mezzo dei movimenti etnici separatisti o l’immigrazione allogena di massa. Affinché l’Europa sia dominabile dall’élite, pretende di trasformare i popoli omogenei in una razza mescolata.
Eliminando
per prima la democrazia, ossia il governo del popolo, e poi il popolo
medesimo attraverso la mescolanza razziale, la razza bianca deve
essere sostituita da una razza meticcia facilmente dominabile.
Abolendo il principio dell’uguaglianza di tutti davanti alla legge
e evitando qualunque critica alle minoranze con leggi straordinarie
che le proteggano, si riuscirà a reprimere la massa. I politici del
suo tempo diedero ascolto a Kalergi, le potenze occidentali si
basarono sul suo piano e le banche, la stampa e i servizi segreti
americani finanziarono i suoi progetti. I capi della politica europea
sanno bene che è lui l’autore di questa Europa che si dirige a
Bruxelles e a Maastricht.
Benché nessun libro di scuola parli di Kalergi, le sue idee sono rimaste i principi ispiratori dell’odierna Unione Europea. La convinzione che i popoli d’Europa debbano essere mescolati con negri e asiatici per distruggerne l’identità e creare un’unica razza meticcia, sta alla base di tutte le politiche comunitarie volte all’integrazione e alla tutela delle minoranze. Non si tratta di principi umanitari, ma di direttive emanate con spietata determinazione per realizzare il più grande genocidio della storia.
Benché nessun libro di scuola parli di Kalergi, le sue idee sono rimaste i principi ispiratori dell’odierna Unione Europea. La convinzione che i popoli d’Europa debbano essere mescolati con negri e asiatici per distruggerne l’identità e creare un’unica razza meticcia, sta alla base di tutte le politiche comunitarie volte all’integrazione e alla tutela delle minoranze. Non si tratta di principi umanitari, ma di direttive emanate con spietata determinazione per realizzare il più grande genocidio della storia.
In
suo onore è stato istituito il premio europeo
Coudenhove-Kalergi che
ogni due anni premia gli europeisti che si sono maggiormente distinti
nel perseguire il suo piano criminale. Tra di loro troviamo nomi del
calibro di Angela
Merkel
o Herman
Van Rompuy.
Quindici anni fa uno studio dell'Onu introdusse il concetto di
“immigrazione di rimpiazzo” che porta al centro
del dibattito la necessità di sostituire (letteralmente) buona parte
della popolazione europea con migranti, al fine – si dice – di
compensare il calo delle nascite e garantire il sistema
pensionistico. Massimo D’Alema (ndr) invoca 30
milioni di immigrati. Il sottosegretario Sandro Gozi
(ndr) rilancia con 40 milioni. Laura Boldrini (ndr)
dice che lo stile di vita dei migranti presto sarà il nostro. Nel
frattempo, Angela Merkel, “ha” un piano tedesco per
creare l'europa dei poveri, mantre apre le frontiere e mette al
lavoro i siriani, e la Repubblica Ceca assume 5 mila
rifugiati..........…
In
suo onore è stato istituito il premio europeo Coudenhove-Kalergi
che ogni due anni premia gli europeisti che si sono maggiormente
distinti nel perseguire il suo piano criminale.
Di appresso, l'elenco degli
“europeisti” insigniti del Premio Kalergi
–
Franjo
Komarica Vescovo Cattolico di Bosnia 2004 –
Ibrahim
Rugova, Presidente del Kosovo e Silivius Magnago Governatore
dell'Alto Adige 2006
Vaira
Vike-Freiberga Presidente della Lettonia 2007
Wladyslaw
Bartoszewski Segretario di stato della Polonia 2008
Angela Merkel
Cancelliere della Repubblica Federale di Germania 2010
Herman Van Rompuv
Presidente del Consiglio Europeo 2012
Jean-Claude
Junker Presidente del Consiglio Europeo 2014
Insomma,
tutto fa pensare che anche il nostro Renzi potrebbe ambire al premio
Kalergi.