martedì 9 dicembre 2014

DAL CAOS FILOSOFICO ALL'INGOVERNABILITA'

DAL CAOS FILOSOFICO, ALL'INGOVERNABILITA', DALL'INGOVERNABILITA' ALLA “CORRUZIONE”

Di Paolo Pellicciari

Martedì 9 dicembre 2014

NelL'Anno Santo del 1950, il 9 maggio, con la dichiarazione di Schuman, Ministro degli Esteri Francese, si da l'avvio al processo di integrazione Europea. La dichiarazione, prospettò il superamento delle rivalità tra Francia e Germania legate dalla produzione del carbone e dell'acciaio grazie alla creazione di un'Alta Autorità per la messa in comune delle riserve europee di tali materie prime. Con la dichiarazione del “9 maggio” Schuman, pose le basi per la futura Comunità Economica Europea.
La fine della seconda guerra mondiale si instaura la democrazia. La contrapposizione politica tra il vecchio P.C.I e la D.C si concluse con la vittoria della D.C. di De Gasperi. De Gasperi ispirato dalla Rerum Novarum, enciclica emanata nel 1891 da Leone XIII, analizzando le precarie condizioni degli operai nella società di allora fornendo le possibili soluzioni, per una giusta mediazione tra le parti, garantendo i diritti e i doveri sia alla classe operaia che imprenditoriale, evitando forma improprie di difesa attraverso le idee rivoluzionarie, di invidia ed odio tra le classi sociali. De Gasperi impostò la politica economica basata sul “Laissez Faire”, dando avvio alla libertà di espressione che portò gli italiani al Boom Economico. Gli italiani dimostrarono di essere un grande popolo, in “pochi” anni furono in grado di far risorgere l'Italia dalle macerie della seconda guerra mondiale. Il sistema politico meritocratico di certo “antistatalista” fondato sulla libertà, (“Libertà” un vocabolo senza aggettivi) ispirata dalla Rerum Novarum, l'Enciclica per chi scrive, ancora attualissima, diede il “la” alla politica economica che cambiò la vita degli italiani, che cambiarono il tenore di vita passando dal “somaro” alla “600”. ( anche Monti ebbe la presunzione di cambiare la vita degli italiani, ma, voleva la “rottamazione” della “600” e sostituirla con il “Somaro”)
Tanto che nel 1960, la Lira viene premiata dal Financial Times con l'Oscar per le stabilità grazie al governatorato della Banca D'Italia di Donato Menichella.
Nel 1959 Nasce la “Nuova Sinistra” in Italia e in altri Paesi occidentali, per indicare l’insieme dei movimenti e dei gruppi politici di sviluppatisi fra gli anni 1960 e 1970, al di fuori e spesso in contrapposizione alle organizzazioni tradizionali della sinistra.
Mi ricordo, gli echi dell'iniziativa in preparazione del Concilio del Card Tardini che scrisse ai Vescovi per “sondare” preventivamente l'orientamento che i padri Conciliari avrebbero dovuto seguire nel dibattito Conciliare.
Il 25 gennaio del 1959 Papa Giovanni XXIII annuncia il Concilio Vaticano II conclusosi nel 1965, il 24 novembre, viene emanata la Costituzione Dogmatica della Chiesa. Di cui riporto il primo punto.
Cristo è la luce delle genti: questo santo Concilio, adunato nello Spirito Santo, desidera dunque ardentemente, annunciando il Vangelo ad ogni creatura, illuminare tutti gli uomini con la luce del Cristo che risplende sul volto della Chiesa. E siccome la Chiesa è, in Cristo, in qualche modo il sacramento, ossia il segno e lo strumento dell'intima unione con Dio e dell'unità di tutto il genere umano, continuando il tema dei precedenti Concili, intende con maggiore chiarezza illustrare ai suoi fedeli e al mondo intero la propria natura e la propria missione universale. Le presenti condizioni del mondo rendono più urgente questo dovere della Chiesa, affinché tutti gli uomini, oggi più strettamente congiunti dai vari vincoli sociali, tecnici e culturali, possano anche conseguire la piena unità in Cristo”.
Dopo la chiusura del Concilio non si “masticava” bene tra i prelati della curia degli conciliari.
Qualcuno mormorava “pascoleremo” il gregge in pascoli aridi. Qualche altro criticava la posizione del sacerdote sull'altare. In sintesi, i risultati del Concilio non son stati accolti tanto bene dagli addetti ai lavori. Gli esiti del “Concilio Vaticano II” furono piuttosto controversi, molti non gradirono lo spostamento a “sinistra” della Chiesa, credo, anche sotto gli echi dei scalmanati movimenti giovanili piuttosto agitati che imperversavano nelle università e nelle piazze con slogan che incitavano alla protesta.
Nacquero in tutta Europa i movimenti rivoluzionari del “sessantotto”, neanche lo Stato Pontificio non fu immune dalla contestazione sessantottina.
Il Sessantotto, è stato un movimento sociale e politico ancora oggi controverso: molti sostengono che sia stato il movimento che ci ha portato ad un mondo “utopicamente” migliore e molti altri sostengono invece il contrario, ovvero che sia stato un movimento che ha spaccato e distrutto la moralità e la stabilità politica mondiale fondata su valori “di libertà”.
La contestazione giovanile ha avuto il suo culmine nel Maggio Parigino del '68 designando in maniera globale l'insieme dei movimenti di rivolta verificatisi in Francia nel maggio-giugno 1968. Detti movimenti, hanno costituito un periodo ed una cesura significativi nella storia contemporanea francese, ed europea, caratterizzato da una vasta rivolta spontanea, di insieme sociale, politico e anche filosofico, indirizzato contro la società tradizionale, il capitalista di impronta americana e potere Gollista. I giovani cominciarono a gridare Scatenati guillotine, guillotine, guillotine, la CGIL francese preoccupata della degenerazione della protesta, fece scendere in sciopero gli operai francesi che placarono gli animi fino a far scemare le contestazioni giovanili. Gli eventi del “68” restano il più importante movimento sociale della storia Francese ed Europea del XX secolo.
Negli anni immediatamente successivi al Concilio, Papa Paolo VI e i suoi successori dovettero infatti fare i conti con una profonda emorragia di sacerdoti e religiosi che interpretarono l'attenzione al mondo in maniera diversa dall'effettiva dottrina della Chiesa. Prese forza il movimento dei “preti operai”, già attivo dal secondo dopoguerra in Francia, ma che dopo il Concilio trovò nuovo vigore, grazie anche all'approvazione da parte dello stesso Paolo VI di tale pratica, precedentemente ritenuta illegittima da Pio XII e Giovanni XXIII. Nacquero le “ Comunità Cristiane Di Base” le quali, soprattutto in Sud America, testimoniarono la vitalità delle Chiese locali che assunsero una dimensione assai rilevante che dura ancora oggi. Sempre in America Latina, molti teologi seguaci della teologia della liberazione, abbracciarono la lotta marxista. Da parte opposta, Monsignor Lefevre rifiutò invece la riforma della liturgia ed altri pronunciamenti di "apertura" del Concilio, tra cui quelli sull'ecumenismo, ponendosi di fatto in una situazione di rottura con la Chiesa di Roma.
Si da avvio, all'era “Comunionista” meglio conosciuta come “Compromesso Storico”, basato economicamente sull'Economia Sociale di Mercato in sostituzione dell'economia tradizionale basata sul lavoro anche individuale e imprenditoriale.
Al contempo si frantumano le formazioni politiche in diversi partiti e partitini creando “confusione filosofica” che genera le più disparate maggioranze politiche.
A partire dal 1970, si mettono le basi di una lenta e progressiva “rivoluzione” economica e sociale caratterizzata dalla crisi petrolifera, l'applicazione di una nova tassa sui consumi “l'IVA” una “mina” vacante che destabilizza i valori tradizionale delle merci, non solo, inizia l'espansione delle catene di supermercati, che iniziano radicarsi sul territorio fino all'abrogazione della legge 426 del 11 giugno 71 Relatore on Aliverti con la consulenza del sottoscritto. La legge venne abrogata i primi anni 90 con l'entrata in vigore del trattato di Maastricht. Il Trattato di Maastricht prescrive espressamente che la politica economica degli Stati membri sia conforme ai principi di un'economia di mercato aperta e in libera concorrenza. La potente lobby della G.D.O. per non pagare le licenze, “ottiene” liberalizzazione del commercio, decretando una lenta e inarrestabile agonia e della piccola distribuzione residente nei centri storici. A seguire, una nuova ondata di liberalizzazione del commercio mondiale, anche attraverso accordi e istituzioni internazionali appositamente concepite a partire dal GATT finalizzate all'abolizione progressiva delle barriere al commercio internazionale, e all'istituzione di un “capitalismo selvaggio” senza confini dove è in discussione il “Made In....”
IL GATT è il “Sigla (dall'inglese General Agreement on Tarifs and Trade) con la quale è noto l'accordo generale sulle tariffe e sul commercio, concluso a Ginevra nell'ottobre del 1947. Con il GATT si da inizio ad una serie di accorsi internazionali di seguito WTO, GATS, ITO, ICE, UMCIAD, DSU, BW, AMF, OCM, TISA, TTIP, ( Transatlantic Trade and Investment Partnership ) tradotto “Partenariato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti” Quest'ultimo trattato molto controverso. Se il progetto avrà successo, sarà la più grande area di libero scambio esistente, poiché UE e USA rappresentano circa la metà del PIL mondiale e un terzo del commercio mondiale. L'accordo potrebbe essere esteso ad altri paesi con cui le due controparti hanno già in vigore accordi di libero scambio, in particolare i paesi membri della Nort American Free Trade Agreemente (NAFTA) e dell'Associazione Europea di Libero Scambio (EFTA). Organizzazioni para bancarie create per l'acquisizione dei beni e servizi delle nazioni aderenti al sistema globalizzato.
Quanto ai rapporti tra GATT e Comunità Europea prima, ed Unione Europea poi, sono regolati, nel diritto comunitario, dall'articolo 113 del Trattato di Roma (come successivamente modificato dal Trattato di Maastricht il quale attribuisce all'Unione Europea una competenza esclusiva in materia di politica commerciale comune, fondata su principi uniformi, specialmente per quanto concerne le modificazioni tariffarie, e la conclusione di accordi tariffari e commerciali, l'uniformazione delle misure di liberalizzazione, la politica di esportazione, nonché le misure di difesa commerciale, tra cui quelle da adottarsi in casi di “dumping” e di sovvenzioni. Con “dumping” si indica, nell'ambito del diritto, una procedura di vendita di un bene o di un servizio su di un mercato estero ad un prezzo inferiore rispetto a quello di vendita del medesimo prodotto nel mercato di origine. L'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), conosciuta anche con il nome inglese di World Trade Organization (WTO), è un'organizzazione internazionale creata allo scopo di supervisionare numerosi accordi commerciali tra gli stati membri. Vi aderirono, a luglio del 2008, 153 Paesi a cui si aggiungono 30 Paesi osservatori, che rappresentano circa il 97% del commercio mondiale di beni e servizi. La “globalizzazione” Le vendite in “dumpingsono state disciplinate dalle norme internazionali antidumping (che sono state incluse progressivamente nell'ambito del General Agreement on Tariffs and Trade (GATT 1947) e che pertanto, oggi sono previste dall'Organizzazione Mondiale del Commercio, ma sono altresì contemplate dal Diritto Comunitario a tutela della libera concorrenza in quanto capaci di determinare gravi distorsioni sul mercato di importazione e di attribuire un vantaggio di base all'impresa importatrice nei confronti degli altri soggetti (produttori o esportatori) che operano nel mercato di importazione per lo stesso bene o servizio.
Nel settembre del 1978 Papa Luciani in una delle poche udienze pubbliche si dichiarò contrario alla proprietà privata schierandosi all'estrema sinistra dello schieramento politico tradizionale ecclesiastico. Dando all'ermeneutica del Concilio una posizione penalizzante nei confronti della cultura, delle arti dei mestieri esercitati dai Credenti.
Nella “palude” di degli accordi internazionali si nasconde una “feroce” forma di capitalismo d'assalto senza controllo che porterà alla “schiavizzazione” delle nuove generazioni. Un capitalismo che specula su tutto, anche su gli alimenti per la sopravvivenza alimentare dell'umanità per me non è capitalismo. E' “sciacallaggio” economico. Un capitalismo che sta centralizzando tutta l'economia creerà schiavismo “selvaggio” tanto selvaggio da appropiarsi anche della micro economia frutto di risparmio e di lavoro per garantire un futuro ai figli e per le emergenze della vita. Ho la sensazione che tutto questo faccia parte di una strategia preordinata che con la scusa del debito stanno centralizzando le proprietà dello stato e successivamente quelli dei cittadini. Da qui forse l'invito alla “povertà” predicata da Papa Francesco A meta degli anni 80 comincia una graduale impennata del debito pubblico italiano che dando inizio alle privatizzazioni. Tanto che già nel 1992 comincia il processo di “privatizzazione” del patrimonio pubblico italiano concordato complice una crociera panfilo Britannia. I “croceristi del Britannia” oggi presidiano le cariche più importanti dello Stato italiano e della UE. Mancano solo o Prodi o Amato alla carica di Presidente della Repubblica chiudendo il “cerchio” per un possibile progetto “dittatoriale” economico politico a dimensione internazionale. Non si riesce a capire, come mai, nonostante tutto il patrimonio alienato, e la estrema pressione fiscale, continui a crescere il debito pubblico. Non credo di scrivere eresie, se penso che c'è tutto un disegno preciso per accaparrarsi il patrimonio pubblico degli stati occidentali da parte di un organismo “Ombra” di cui non si conoscono i connotati. Inoltre la “speculazione” sta acquistando intere Regioni in paesi sottosviluppati per acquisire le ricchezze di superficie e sotterranee, ribaltando il principio della “concessione” a favore della proprietà. Il rovescio della medaglia è rappresentato dai flussi migratori causati dai nuovi “padroni” che non gradiscono “estranei” nelle loro proprietà acquisite con il “vile” denaro. Questo tipo di speculazione, sta livellando l'economia dei cittadini ridotti in povertà con il contraltare di una “nomenclatura” sempre più ampia e ad alto reddito sovente di natura “discutibile”. E' di questi giorni la scoperta della vergognosa speculazione sulla pelle degli immigrati perpetrate delle cooperative addette alla cura degli immigrati. Non escludo che nel prossimo futuro un nuovo “ordine mondiale” possa stravolgere l'organizzazione governativa operante all'interno dei confini nazionali che conosciamo. Cambierà il sistema di vita, dei popoli. Il mondo non sarà governato dalle leggi dettate a Mosè dal Dio creatore del cielo e della terra, ma dal “Dio Denaro” senz'anima “affamato” di una vorace e insaziabile ricchezza. Ho il grande sospetto che la battaglia finale sarà a favore del Dio Denaro Un ordine mondiale, dove il mondo occidentale dovrà pagare un prezzo più alto, a causa del vortice del “presunto” indebitamento, complice una classe politica “inetta” e “asservita” e perché no, anche “corrotta”. Il nuovo sistema economico gestito da “poteri occulti” tutti da identificare, hanno prodotto accordi internazionali, proposti e gestiti da politici o sedicenti tali, che ci hanno portato al tracollo finanziario soprattutto del mondo occidentale. Prendiamo il caso della Grecia, una popolazione di circa 11.milioni di abitanti, pari al 2,2% della popolazione europea che è di circa 730 milioni di abitanti? Credo di no. Allora? Quel giorno ( il 9 maggio del 50) al Quai d'Orsay di Parigi nel Salon de L'Horologe, Schuman propose il progetto di unità delle nazioni: Belgio, Francia, Germania Occidentale, Italia, Lussemdurgo, e Paesi Bassi. Da qui nacque G7. Ovvero sette nazioni avevano il sistema industriale più potente del mondo. Oggi l'economia è distribuita nel G 20 causando pianificazione in basso dei renditi individuali vittime anche dell'”oppressione fiscale”. In sintesi i paesi emergenti applicando senza volerlo la politica economica dettata dalla “Rerum Novarum” stanno crescendo economicamente. Mentre il mondo occidentale post Conciliare “affonda” drammaticamente in una “crisi” senza fine. Cito una frase attribuita a Papa Paolo VI, da Alessandro Gnocchi e Mario Palamaro nel loro libro “La Bella Addormentata” Si credeva che dopo il Concilio, sarebbe venuta una giornata di sole per la storia della Chiesa. E' venuta invece, una giornata di nuvole, di tempesta, di buio, di ricerca, di incertezza” Posso azzardarmi a scrivere che ha avuto una lungimirante previsione.
Dagli anni 60 in poi, nella chiesa, chiunque si è alzato a contestare l'autorità e la gerarchia è stato accolto come “profeta”da un popolo di Dio entusiasticamente inclinato al “tumulto”. (ndr)
Un fenomeno inedito per proporzioni diffusione e virulenza che ha portato Paolo VI a parlare di “Fumo di Satana entrato nel tempio di Dio”. Giovanni Paolo II di “apostasia silenziosa”, e Benedetto XVI di “sporcizia nella Chiesa”
Anche Marcello Pera e l'allora Cardinale Joseph Ratzingher, poi Papa Benedetto XVI, scrissero un libro “Senza Radici” (Europa, Relativismo, Cristianesimo, Islam) abili “fotografi” della realtà attuale in tutto il suo complesso. Come se l'umanità dovesse essere “sradicata” dalle proprie abitudini e “trapiantarla” in un altro habitat di cui non si conosce il grado di fertilità. Attecchirà?
Papa Francesco “integralista” post “conciliare” vuole una Chiesa Povera per i Poveri. Con l'impoverimento del ceto medio si è ampliato il tessuto sociale nella povertà, che vive nell'umiliazione e negli stenti dormendo nei ricoveri più disparati comprese le stazioni e auroporti. Di contro, una classe dirigente pubblica opulenta frutto spesso d'illecito comportamento, irrispettoso del “lavoro” e dei “contribuenti”. A conclusione mi domando chi guiderà la politica economica in Italia? Papa Francesco vuole la Chiesa Povera per i Poveri e Matteo Renzi enuncia Crescita e Sviluppo Chi vincerà la sfida? Non c'è sfida! Perderà il Popolo; che dal 2008 l'immobilismo della politica economica sia dell'Italia che dell'Europa porterà i popoli inesorabilmente verso la povertà e la disperazione.