giovedì 12 aprile 2012

QUANDO L'INDIGNAZIONE GRIDA

OLIM HORTACI DESTI FIDEM IGNOTAM

Di Paolo Pellicciari

(www.enopress.it). Più passa il tempo e più il dibattito sull'economia diventa incandescente. La ricaduta sui cittadini della manovra economica "Salva Italia" sta creando sconcerto, disorientamento e indignazione tra gli italiani, ormai stressati da circa quarant'anni di lacrime e sangue.

Cittadini "super tartassati" solo perché proprietari di un bene primario la casa, oppure, di una piccola o media attività imprenditoriale. L'indignazione si fa più vigorosa nella fascia dei redditi più bassi vedi, pensionati e disoccupati ormai ridotti alla disperazione.
Finalmente si cominciano a udire gli allarmi provenienti da organismi istituzionali quale il Garante della Privacy prof. Francesco Pizzetti docente di Diritto Costituzionale un uomo "liberal-cristiano" a cui si è sempre ispirato, ha definito lo stato Fiscale Neo totalitario. "Siamo in presenza di strappi forti allo Stato di diritto e al concetto di cittadino che ne è la radice". Perché «è proprio dei sudditi essere considerati dei potenziali fuori legge. È proprio dello Stato non democratico pensare che i propri cittadini siano tutti possibili violatori delle leggi. In uno Stato democratico, il cittadino ha il diritto di essere rispettato fino a che non violi le leggi, non di essere un sospetto priori. Per questo è importante che si consideri questa una fase di emergenza dalla quale uscirne al più presto. Se così non fosse, ha concluso, anche lo spread fra democrazia italiana e democrazie occidentali sarebbe destinato a crescere». Anche la Corte dei Conti ha criticato il metodo con cui si procede per individuare gli evasori fiscali.
Oggi abbiamo a che fare con lo Spread monetario che sta condizionando la vita economica delle nazioni. Lo spread uno "strumento" altalenante che cala e cresce a in concomitanza delle aste dei titoli di stato.

Speculazione allo stato puro.
Già nel 20008 Enopress si domandò quale futuro per l'Economia Mondiale? Anche la Regina Elisabetta interrogò i docenti universitari di economia domandando! "Voi" dove stavate? La domanda ancora attuale, si potrebbe fare agli economisti italiani, ma "dove stavate"? A questo proposito si potrebbe interrogare anche il prof. Monti. Scusi, ma Lei dove stava?
Da quel tempo ad oggi, nulla cambiato, nessuna iniziativa da parte dei responsabili dei Governi è stata intrapresa per cambiare il sistema economico "innescato" dalla globalizzazione. Come se tutto fosse preordinato in un disegno perverso per concentrare le ricchezze del mondo in un unica "entità" governata da un "King of Gold".

Non a caso ogni vertice internazionale che si è tenuto alla conclusione ci ha tolto un pezzo di democrazia, questo lo vediamo negli alti incarichi europei e nazionali non hanno il suffragio elettorale. Brutto segno.
Con la globalizzazione, si è dato spazio ad una nuova forma di ricchezza, che non è frutto del lavoro e dall'ingegno del singolo cittadino o di più cittadini, ma di origine "parassitaria" che sta sottraendo risorse economiche creando sottosviluppo e disperazioni tra i popoli. Con la centralizzazione "monopolistica" dell'economia, ogni Stato, dove i governanti si devono "prostrare" supplicando "King of Gold" a fare investimenti nel proprio paese. Questo significa l'abrogazione del sistema democratico al volere di Sua "maestà" "King of Gold che imporrà le sue "regole".

The King of Gold e l' Outlet Europa

La ricchezza dal "volto disumano" Il capitale dominante dunque, capitale "dittatore". Non credo di scrivere uno sproposito, ma si comincia connotare un "dittatore" che sta mettendo ai posti chiave dei governi nazionali e internazionali uomini "devoti" al nuovo "King" sua maestà il "denaro". Governanti che operano fuori dai dettami costituzionali, Il "carico" fiscale sta superando il 45%. del reddito, senza considerare la fiscalità indiretta. Un livello che ha pochi confronti nel mondo. "Il fatto rischia di portare a fenomeni di controllo sociale di dimensioni spaventose". Si potrebbe benissimo parlare di "violazione dei diritti umani" a fini finanziari. Ecco perché non è tollerabile che una Banca Centrale, che non ha nessuna responsabilità ne l'obbligo di spiegare quello che fa, possa continuare a creare disoccupazione mentre tutti i governi restano silenziosi. C'è da domandarsi il perché del silenzio. Tanto silenzio che gli stati occidentali sono costretti a vendere "gioielli di famiglia".

"OUTLET EUROPA" Inizia l'era coloniale Da Londra a Roma, da Madrid ad Atene i Governi del Debito offrono ai nuovi "Mecenati Globali" (CINA, INDIA, EMIRATI ARABI E QATAR) Il loro patrimonio storico; palazzi, aziende pubbliche, compagnie elettriche, villaggi abbandonati e persino le montagne. Con le casse vuote, si è costretti a vendere per monetizzare miliardi di euro per pagare i debiti. La cosa che sorprendente che la classe politica che ha creato la voragine del debito pubblico ancore sta al potere. Aver abolito i comitati di controllo è stata una "catastrofe".
Iniziative del genere, fino a due-tre decenni or sono, avrebbero suscitato ondate di panico, sentimenti di umiliazione e proteste di massa: come quando Margaret Thatcher vendette ai privati le ferrovie britanniche. Stavolta, invece, sono in pochi a scandalizzarsi: casomai ci sarebbe da meravigliarsi - sembra essere la tipica reazione - se gli stati indebitati d´Europa provassero a tenerseli, tutti quei beni, con i tempi che corrono. «Il ragionamento è duplice», scrive il Columnist Tom Bawden sul quotidiano Independent. «Da un lato la gente ritiene che sia meglio cedere ai privati un edificio o un servizio pubblico piuttosto che aumentare le tasse o tagliare l´assistenza sociale. E dall´altro, scoprendo sui giornali la lunga lista dei beni posseduti dallo stato, tanti cittadini si domandano: ma ne abbiamo davvero bisogno? A che cosa serviva esserne proprietari?». Quali sono le ragioni del debito? Chi sa a quanto ammonta la spesa pubblica? Credo che un commento il tema lo merita. In Italia la spesa pubblica ammonta ad 800 miliardi per anno solare. Con Monti capo di un governo "burocrazzista" formato da burocrati "milionari" che si guardano bene di ridursi lo stipendio "arroccati" sui diritti acquisiti. Lo scandalo è che continuano gli sperperi della politica e delle esenzioni fiscali clientelari. Nel frattempo, aumentano il numero dei fallimenti, dei disoccupati, in sintesi, sta fermando il processo economico con il conseguente impoverimento dei cittadini. A mio avviso è il palese segnale che i cittadini sono considerati gli "schiavi" del terzo millennio. O ancor peggio "polli" da spennare. Ma poi? Una mattina del 15 luglio 1789, al suo risveglio, Luigi XVI riceve dal Duca de Larochefoucauld-Liancourt gli comunica la notizia della presa della Bastiglia e domanda: Una rivolta? "No" è la risposta, è una "rivoluzione". Luigi XVI non aveva capito la differenza e fu mandato alla ghigliottina.